Almasri, atti del Tribunale consultabili da tutti i deputati: la mossa del presidente che imbarazza il governo

  • Postato il 10 settembre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Rendere disponibili e consultabili gli atti dei Tribunali dei ministri non più solo ai componenti della Giunta per le autorizzazioni della Camera ma a tutti i deputati che dovranno votare se mandare a processo gli esponenti di governo. È questa la mossa del presidente della Giunta Devis Dori (Alleanza Verdi e Sinistra) alla vigilia della prima seduta sulla vicenda Almasri che vede indagati i ministri Carlo Nordio (Giustizia), Matteo Piantedosi (Interno) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Per questi il Tribunale dei ministri ha chiesto alla Camera l’autorizzazione a procedere. Da martedì risulta indagata per false dichiarazioni ai pm la capo di gabinetto di Nordio, Giusi Bartolozzi: per lei Fratelli d’Italia vorrebbe uno “scudo” simile a quello degli altri ministri.

Mercoledì la Giunta inizierà a lavorare con la relazione del deputato Federico Gianassi (Pd) e contestualmente Dori presenterà anche una proposta depositata nei giorni scorsi per modificare il regolamento della Camera dei Deputati. L’obiettivo del testo, che Il Fatto ha letto, chiede di modificare l’articolo 18-bis del regolamento di Montecitorio secondo cui il presidente della Camera “invia immediatamente” alla Giunta gli atti trasmessi dall’autorità giudiziaria “ai fini delle deliberazioni sulle richieste di autorizzazione a procedere”.

Dori chiede di aggiungere un altro passaggio secondo cui questi atti sono consultabili da tutti i deputati: “Di tali atti possono prendere visione, senza estrarne copia, tutti i deputati in carica interessati, anche se non facenti parte della Giunta”. Questo potrà avvenire solo dopo la relazione della Giunta per le autorizzazioni all’aula che poi dovrà votare se dare l’immunità ai ministri.

Oggi infatti, secondo la prassi, come avvenuto per il caso Almasri, possono consultare gli atti solo i componenti della Giunta per le autorizzazioni creando un paradosso: che tutti gli altri deputati votino in Aula senza poter visionare i documenti trasmessi dal Tribunale dei ministri alla Giunta. “Tale prassi – spiega Dori nella relazione illustrativa – seppur ispirata da esigenze di riservatezza e gestione ordinata della documentazione giudiziaria, finisce col limitare l’effettiva partecipazione e consapevolezza dei restanti membri dell’Assemblea in ordine alla valutazione su un atto di particolare rilevanza istituzionale e costituzionale”.

A inizio agosto, quando la procura di Roma aveva inoltrato gli atti alla Giunta della Camera, negli uffici al secondo piano di Montecitorio era iniziata la processione di onorevoli per consultare i documenti, piantonati dai funzionari. Oltre ai deputati delle opposizioni – soprattutto Pd e M5S – diversi esponenti di Fratelli d’Italia, in particolare Dario Iaia, erano andati a visionare gli atti.

Nella relazione alla proposta il presidente di Alleanza Verdi e Sinistra scrive che “l’accesso, pur limitato alla sola visione e subordinato a modalità e tempi determinati dalla Giunta medesima, costituisce un elemento fondamentale per assicurare che la deliberazione finale dell’Assemblea, che spetta a tutti i deputati in carica, si fondi su una compiuta conoscenza del quadro documentale”, continua Dori.

La modifica del Regolamento della Camera deve essere approvata dalla Giunta per il regolamento e poi dall’aula di Montecitorio.

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Il Fatto Quotidiano

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