Alluvione in Val Bormida: “Nuova mazzata ad allevamenti e aziende agricole”

  • Postato il 22 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Val Bormida. Non solo commercio e attività produttive, l’alluvione che ha nuovamente colpito il territorio valbormidese ha provocato danni anche alle aziende delle filiere agricole e allevamenti, invasi da acqua e fango.

Naturalmente è ancora presto per una stima esatta dei danneggiamenti, tuttavia la conta è già iniziata dopo le eccezionali precipitazioni che hanno superato i 100 millimetri in un’ora a Cairo Montenotte e oltre 400 millimetri in otto ore a Dego.

L’intensa pioggia ha provocato allagamenti diffusi, danni a infrastrutture e aziende agricole, e la temporanea compromissione della viabilità.

L’acqua ha causato situazioni di emergenza per cittadini e imprese della Val Bormida. Le colture maggiormente colpite sono state principalmente quelle orticole; il maltempo ha inoltre trascinato via diversi balloni di fieno appartenenti ad aziende zootecniche della zona.

“Già da questa mattina il nostro personale sta visitando le aziende colpite per una prima assistenza”, dichiarano Marcello Grenna, presidente di Coldiretti Savona, e Antonio Ciotta, direttore Coldiretti Savona. “È fondamentale una valutazione puntuale dei danni per garantire supporto concreto alle imprese agricole.”

“A distanza di un anno dagli eventi meteorologici estremi che hanno già interessato il territorio, è evidente la necessità di un piano strutturale di messa in sicurezza e investimenti seri sulla prevenzione. Il cambiamento climatico è una realtà che impone interventi urgenti e continui”.

Anche la Cia Savona provinciale e l’ufficio territoriale ha già preso contatti per capire al meglio l’entità dei danneggiamenti al comparto: “Siamo alle solite – dice il presidente provinciale di Cia Savona Sandro Gagliolo -. Chi deve intervenire non sta a sentire le esigenze sulla indispensabile messa in sicurezza del territorio”.

“Purtroppo stiamo assistendo a ondate di maltempo e piogge eccezionali e quindi è necessario alzare l’asticella degli interventi e delle opere infrastrutturali di protezione e tutela nelle situazioni meteo più estreme” conclude.

Autore
Il Vostro Giornale

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