Alluvione Finale e danni maltempo in aree limitate, Regione chiede “fondino” nazionale per le emergenze
- Postato il 3 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. Angelo Vaccarezza (FI) ha chiesto alla Giunta di continuare a sostenere e tutelare in maniera adeguata i Comuni liguri nei casi di allerta meteo.
Nell’interrogazione si rileva che in alcune allerta meteo i fenomeni hanno colpito in maniera più intensa, provocando danni ingenti, porzioni ristrette del territorio e che nell’attuale quadro normativo queste situazioni fanno emergere l’impossibilità di accedere ai ristori e alle misure di sostegno conseguenti alla dichiarazione di stato di emergenza nazionale.
L’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone ha spiegato che, al netto del colore dello stato di allerta, ci sono casistiche particolari che purtroppo non ricadono, secondo la normativa, nel riconoscimento. Secondo l’assessore, dunque, occorre un intervento nazionale affinché le Regioni possano attingere ad un fondo strutturale nazionale anche per le situazioni particolari citate nell’interrogazione e ha assicurato il proprio impegno in questo percorso.
“Regione Liguria è al lavoro affinché a livello nazionale, nel quadro del percorso dell’autonomia differenziata, venga istituito un “fondino” di Protezione Civile, dell’entità di qualche milione di euro annuo, per il ristoro dei danni da maltempo localizzati o per quelle situazioni particolari che non possono rientrare nella dichiarazione di stato di emergenza nazionale. Sono molto soddisfatto per questa notizia che mi ha comunicato quest’oggi l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone rispondendo in Aula ad una mia specifica interrogazione sul tema” dichiara il consigliere regionale Angelo Vaccarezza.
“La disponibilità e l’impegno dell’assessore Giampedrone – prosegue Vaccarezza – confermano l’attenzione della Regione nei confronti di tutte le realtà del nostro territorio e la volontà di non lasciare soli i Comuni, in special modo quelli piccoli. Tutto questo è in linea con il rilevantissimo lavoro portato avanti in questi anni in cui Regione Liguria ha sempre dimostrato la propria puntuale vicinanza ed una concreta ed efficace capacità di programmazione, gestione ed azione in tema di prevenzione e mitigazione del rischio connesso al dissesto idrogeologico e di sostegno ai Comuni interessati dalle conseguenze dei fenomeni meteorologici calamitosi, anche attraverso l’utilizzo dei fondi strutturali”.
“Nella mia Interrogazione – sottolinea il consigliere di Forza Italia – ho richiamato i casi recenti di maltempo che hanno riguardato ad aprile Piana Crixia e a maggio Finale Ligure, Tovo San Giacomo, Calice Ligure, Vezzi Portio e Rialto. Gli episodi sempre più frequenti di precipitazioni meteorologiche tanto intense quanto localizzate, le cosiddette ‘bombe d’acqua’, impongono una rimodulazione delle norme e dei criteri nazionali per l’accesso ai fondi di ristoro. Sono certo che Regione Liguria, che negli ultimi dieci ha di fatto creato un modello d’eccellenza a livello nazionale per la prevenzione e la gestione delle allerte idrogeologiche e per la realizzazione di opere finalizzate alla mitigazione del rischio, anche in questo caso farà da apripista per una buona battaglia a sostegno dei nostri territori”.
“Ringrazio in modo particolare l’assessore Giampedrone per l’attenzione e la disponibilità a farsi carico di queste situazioni specifiche ma non per questo meno importanti”, conclude Vaccarezza.
Anche il consigliere regionale Jan Casella (Avs) ha chiesto alla Giunta di sostenere le comunità colpite dagli eventi climatici di aprile e maggio scorsi e di creare un fondo regionale per le situazioni in cui non sia possibile ottenere il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del governo. Il consigliere ha dichiarato che le amministrazioni coinvolte hanno dovuto ricorrere a risorse proprie per gestire la prima fase dell’emergenza: rendere percorribili le strade interrotte, transennare i punti pericolosi e sgomberare i detriti pericolanti.
L’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone ha spiegato che la Regione può prevedere uno schema per definire il perimetro dei danni subìti dai Comuni e inserire questa documentazione nel “data base” della Protezione civile regionale ma ha ribadito che la soluzione migliore resta la creazione di un fondino nazionale a disposizione di tutte le Regioni.