Allarme della Cia: la Xylella è alle porte della Basilicata
- Postato il 4 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Allarme della Cia: la Xylella è alle porte della Basilicata
Il micidiale batterio Xylella è arrivato alle porte della Basilicata: dà l’allarme la Cia. A Ferrandina un incontro aggiornamento di un quadro complesso. Dalla puglia una stima del danno economico
Torna il calendario di incontri pubblici “Olio Futuro”, promossi da Oprol e Cia-Agricoltori che si pongono l’obiettivo di informare gli agricoltori, i tecnici e i cittadini sulla importanza della lotta alla CoDiRo, Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo causato dal batterio Xylella fastidiosa. Sul tema “Xylella alle porte della Basilicata: aggiornamento di un quadro complesso” domani, 5 maggio 2025, a Ferrandina (Palazzo Caputi Piazza Plebiscito, alle 15,30) è in programma il nuovo incontro.
“La Xylella che sta colpendo gli oliveti del sud della Puglia – spiega Cosimo Gaudiano, Cia Matera, che coordinerà l’evento – ci vede, come regione e come provincia di Matera, esposti alla presumibile espansione dell’area colpita dalla patologia. Da un anno è stato scoperto l’arrivo di altre due sottospecie del medesimo batterio, la sottospecie ‘fastidiosa’ e la sottospecie ‘multiplex’, quest’ultima a ridosso dei territori di Matera e Montescaglioso. All’apparenza solo una questione di biologia, le tre sottospecie – continua Gaudiano – equivalgono a tre patogeni differenti che colpiscono colture diverse, complicando ulteriormente il quadro finora esistente e rendendo necessario il continuo aggiornamento dei regolamenti applicativi”.
XYLELLA ALLE PORTE DELLA BASILICATA: AGGIORNAMENTO DI UN QUADRO COMPLESSO
Tra i relatori ci sarà Donato Boscia dell’Ipsp-Cnr, centro di ricerca divenuto riferimento europeo per lo studio di Xylella fastidiosa, che presenterà l’aggiornamento fitopatologico sul disseccamento degli olivi e la presenza dei nuovi patogeni; Salvatore Infantino, dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario della regione Puglia, farà il punto della situazione pugliese che fa i conti con i tre patogeni presenti sul suo territorio; Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Fitosanitario della regione Basilicata relazionerà sull’attività e i risultati del monitoraggio di Xylella nel territorio lucano, patogeni in Basilicata finora non ritrovati ma che non abbassa la guardia sulle segnalazioni che arrivano al Dipartimento. Cosimo Gaudiano poi, farà il punto sulla pletora di notizie false che, diffuse tra i cittadini negli anni, hanno agevolato l’espansione del batterio in Puglia e distrutto il patrimonio olivicolo in Salento.
Il dibattito conclusivo con cittadini e agricoltori sarà affidato ad Angelo Zizzamia, assessore all’agricoltura del Comune di Ferrandina. Al dibattito saranno chiamati a partecipare i rappresentati delle associazioni di categoria, che costituiscono il raccordo con la cittadinanza, per riflettere e dibattere sugli effetti economici, sociali e ambientali dell’impatto che potrebbe avere l’espansione di Xylella fastidiosa nel territorio.
IL PROGRAMMA DELL’INCONTRO
Il programma prevede dalle 15:30 alle 16 la registrazione dei partecipanti. Seguiranno i saluti di Carmine Lisanti, sindaco di Ferrandina – Paolo Colonna, Presidente Oprol – Giuseppe Stasi, Presidente provinciale Cia Matera – Rocco Zito, Presidente Cia Ferrandina. L’introduzione è affidata a Giuseppe Silvaggi, presidente del Collegio dei periti agrari e periti agrari laureati di Matera, Domenico Laviola, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Matera Dalle 16 alle 17 incontro su “ Xylella: un nome per tre patogeni con Donato Boscia, Cnr – Istituto Protezione Sostenibile delle Piante. Dalle 17 alle 17,30 “Xylella fastidiosa in Puglia, quadro complessivo e le misure fitosanitarie”, Salvatore Infantino, Dirigente Osservatorio fitosanitario – Regione Puglia.
A seguire, dalle 17,30 alle 18,15 “Una catastrofe e le sue leggende: le notizie false che hanno agevolato l’espansione di Xylella in Puglia”, Cosimo Gaudiano, presidente intercomunale Cia di Matera. Dalle 18:15 alle 18,45 “Stato dell’arte sul monitoraggio in Basilicata del patogeno”, Patrizia Minardi, Dirigente dell’Ufficio Fitosanitario, Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, Regione Basilicata. Dalle 18,45 alle 19,30 dibattito conclusivo con agricoltori e cittadini, moderato da Angelo Zizzamia, Assessore all’agricoltura del Comune di Ferrandina Coordina i lavori: Cosimo Gaudiano – Cia Matera
XYLELLA: IL DANNO ECONOMICO STIMATO
Alcuni economisti agrari del Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Disspa) dell’Università di Bari e di Sinagri, spin off dell’Università di Bari, analizzando il database della Italian Farm Accountancy Data Network, hanno stimato il danno economico causato da Xylella fastidiosa ceppo ST53 (Xfp) nel comparto olivicolo pugliese.
Dal confronto fra il quinquennio 2008-2012 e il quinquennio 2017-2021 sono emerse una perdita di redditività di 132 milioni di euro/anno e una perdita di oltre un milione di ore di lavoro/anno. Sicuramente la stima, che peraltro, basandosi su un database relativamente limitato, non considera la perdita di valore patrimoniale, i danni ambientali, paesaggistici ecc., non è perfetta. Ma, dopo anni di stime “a sensazione”, è la prima eseguita basandosi su dati reali.
Questo studio ha dato origine a una pubblicazione sulla rivista Plant Pathology della British Society for Plant Pathology (Bspp). la rapida diffusione di Xylella nel Salento (Puglia meridionale) ha causato ingenti danni socio-economici alla filiera dell’olio d’oliva. La ricerca dell’Università di Bari ha valutato l’impatto di Xfp su variabili economiche e sociali selezionate utilizzando un approccio controfattuale. I ricercatori hanno applicato il propensity score matching e lo stimatore difference-in-difference a un campione di aziende olivicole del panel Italian Farm Accountancy Data Network.
La Farm Accountancy Data Network (Fadn), cioè la Rete di Informazione Contabile Agricola (Rica), è uno strumento dell’Unione europea finalizzato all’esplorazione della situazione economica agricola europea e alla programmazione/valutazione della Politica agricola comune (Pac). Il sistema informativo della Rica italiana (Italian Farm Accountancy Data Network) è più articolato di quello europeo e può soddisfare le esigenze conoscitive non solo a livello aziendale ma anche a livello territoriale per scopi scientifici e/o di programmazione settoriale.
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