Alla scoperta di Soriano nel Cimino, viaggio tra vicoli medievali e bellezze nascoste
- Postato il 6 ottobre 2025
- Borghi
- Di SiViaggia.it
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Nel cuore della Tuscia, tra le colline della provincia di Viterbo, Soriano nel Cimino si svela come un borgo sospeso tra storia e natura. Le strade medievali, le torri che sfidano il tempo e i palazzi nobiliari raccontano vicende antiche, mentre angoli nascosti e panorami sulla campagna circostante trasformano la passeggiata in un’esperienza capace di intrecciare memoria e bellezza. Il ritmo qui è lento, l’aria fresca e fragrante e i passi conducono al cospetto di un posto genuino, perché (ancora) lontano dai flussi turistici convenzionali. Scopriamo insieme cosa fare e vedere.
Cosa vedere a Soriano nel Cimino
Soriano nel Cimino mette a disposizione dei suoi visitatori scorci e monumenti che parlano di secoli di storia. Percorrere vicoli, attraversare piazze e curiosare nei cortili silenziosi lascia immaginare la vita del borgo, assaporandone la quiete e l’eleganza antica.
Via dei Vicoli e centro storico
Iniziamo questo viaggio tra Via dei Vicoli e le stradine del centro storico, dove è come entrare in un piccolo labirinto di memorie sospese. Le pietre sotto i piedi sono testimoni di secoli di passi, mentre archi nascosti e angoli appartati svelano scorci di quotidianità ormai andata. Non passano di certo inosservati i dettagli inattesi, come una finestra che si apre su un cortile silenzioso, o un lampione che proietta una luce calda sui vicoli.
Castello Orsini
Il maestoso Castello Orsini, costruito a partire dal XIII secolo per poi essere ampliato e modificato nel corso del tempo, domina l’abitato come un guardiano silenzioso. Le sue torri e le possenti mura raccontano di famiglie nobili, battaglie e leggende che ancora vibrano tra i corridoi vuoti. Salire fino alle sue terrazze permette di respirare a pieni polmoni l’aria della Tuscia, mentre ogni pietra trasmette il fascino di stagioni perdute.

Chiesa di Santa Maria Assunta
Un vero e proprio capolavoro è la Chiesa di Santa Maria Assunta, che si erge nel cuore del paese con un’eleganza sobria e irresistibile. Le sue mura antiche sono la casa secoli di devozione e arte, mentre l’interno rivela affreschi e dettagli architettonici che parlano di fede e comunità.
Palazzo Chigi-Albani
Tra le stradine acciottolate è conservato un altro capolavoro locale: il Palazzo Chigi-Albani. Si tratta di un edificio che trasuda storia e prestigio, grazie alle facciate che narrano secoli di nobiltà, alleanze e intrighi. Molto affascinanti sono anche i cortili interni, che ancora trasmettono l’eco di feste sontuose, passeggiate eleganti e vite aristocratiche che hanno plasmato l’anima della cittadina.
Noto anche come “Villa Papacqua”, è un esempio significativo di architettura manierista dall’aspetto monumentale. Attualmente ospita la Pinacoteca di Soriano nel Cimino, che è la culla di opere d’arte di notevole valore.
Chiesa di Sant’Andrea
All’ombra dei vicoli medievali, una particolare costruzione si distingue per l’eleganza e la forza della tradizione: la Chiesa di Sant’Andrea. Le navate sono simbolo della continuità di una fede antica e silenziosa, mentre gli affreschi e gli altari rievocano storie di comunità che hanno plasmato il borgo. Quando si osservano le colonne e si respira l’atmosfera raccolta si ha la sensazione di fare un passo dentro il tempo, in cui sacro e quotidiano si intrecciano in un dialogo silenzioso ma intenso.
Fontana Vecchia
Nascosta tra gli angoli del borgo, la Fontana Vecchia colpisce perché ha ancora la raffinatezza discreta dei secoli passati. L’acqua scivola lenta tra la pietra consumata, mentre intorno si percepisce il richiamo della vita antica, tra chiacchiere, mercati e passi sul selciato che hanno attraversato generazioni.
Museo della Tuscia e della Civiltà Contadina
Chi desidera approfondire il passato del borgo, non deve perdersi una visita al Museo della Tuscia e della Civiltà Contadina, che offre uno sguardo unico sulla vita rurale della zona. Tra utensili, arredi e ricostruzioni di botteghe e abitazioni, gli oggetti svelano anni di fatica, ingegno e tradizione. La visita consente di percepire il ritmo autentico dell’esistenza contadina e la memoria di una comunità che ha saputo preservare la propria identità nel corso dei secoli.
Cosa fare a Soriano nel Cimino
Soriano nel Cimino non è solo un borgo da ammirare, ma un luogo da vivere. La Sagra delle Castagne, che si svolge ogni anno tra il primo e il terzo weekend di ottobre (nel 2025 dal 3 al 19), anima il centro con stand di prodotti tipici, dolci della tradizione, vino novello e specialità della Tuscia. Le strade si trasformano in un vivace mercato autunnale, profumato di castagne arrostite e di atmosfere calde e conviviali.
Molto interessante è anche Soriano Medieval Fest, che va in scena a giugno di ogni anno al Parco le Paperelle. Tra falconieri, giocolieri, artigiani e figuranti in costume, il paese si riempie di suoni, profumi e colori d’altri tempi. L’ingresso è gratuito e l’atmosfera, tra spettacoli, mercatini e rievocazioni storiche, fa rivivere la magia autentica del Medioevo.
Durante l’anno, concerti all’aperto, piccole mostre d’arte e spettacoli teatrali animano piazze e cortili storici. Mentre chi ama la natura può avventurarsi lungo i sentieri dei boschi circostanti, adatti a passeggiate tranquille o escursioni più impegnative, spesso accompagnate da guide che raccontano flora, fauna e storia del territorio.
Dove si trova e come arrivare
Il pittoresco borgo di Soriano nel Cimino si adagia sulle colline della Tuscia viterbese, vicino ai Monti Cimini, immerso in una campagna punteggiata di boschi e vigneti. In auto, da Viterbo bastano circa 16 chilometri lungo la Strada Provinciale 32, mentre da Roma il viaggio dura poco più di un’ora, attraversando panorami rurali e vallate tranquille.
Chi preferisce i mezzi pubblici può prendere il treno fino a Viterbo e proseguire con autobus locali. Una volta arrivati, le strade acciottolate e le piazze storiche diventano il punto di partenza ideale per esplorare vicoli, palazzi e scorci panoramici, lasciandosi guidare dalla curiosità e dal passo lento.