Alla scoperta del castello di Soriano nel Cimino, la dimora del fantasma di Marcello

Ci sono luoghi ricchi di storia e leggenda capaci di emozionare, tra questi? Il castello di Soriano nel Cimino, conosciuto anche come castello Orsini. Simbolo del borgo medievale, imponente e fiero, sorge arroccato sulla collina e questo luogo torna a far parlare di sé diventando uno spazio espositivo animato dalle opere di otto giovani artisti under 30.

Castello di Soriano nel Cimino: tra leggende e storia

Non appena metti piede nel castello, senti subito che stai per vivere un’esperienza fuori dal comune. Non aspettarti solo mura e torri: dai fasti papali alle tenebre delle prigioni, dalle torrette guelfe ai cammini di ronda che sembrano fatti apposta per farti sentire dentro un film fantasy ambientato nel medioevo.

La costruzione inizia ad avere importanza nel Duecento quando è stata costruita la prima torre alta più di 30 metri per volere dei Guastapane-Pandolfo. La prima rivoluzione è datata 1277: con l’arrivo di papa Niccolò III Orsini che decide di trasformare la torre in una vera e propria roccaforte. Il castello cresce, si fortifica e diventa residenza nobiliare, tra cortili interni, saloni affrescati, cammini di ronda e torri cilindriche. Una vera dimora da sogno per chi poteva permettersela.

Ma attenzione: la storia non è fatta solo di nobili e papi, c’è anche un capitolo oscuro. A partire dalla metà dell’Ottocento, il castello smette di ospitare dame e cavalieri, e diventa un carcere. Prima per la Santa Sede, poi per lo Stato italiano, il maniero viene usato come casa di lavoro fino al 1989. Nonostante il risvolto tetro, questo utilizzo ha permesso la sua manutenzione nel tempo evitando che si sciupasse per disuso e incurie.

L’intero complesso ha una struttura solida arricchita da dettagli quali merli guelfi, archetti pensili, beccatelli, cammini in salita e una torre che si staglia contro il cielo. E anche l’interno non scherza: dalle ampie sale luminose del piano nobile ai sotterranei che custodiscono preziosi segreti.

Il fantasma del castello di Soriano nel Cimino

Ma uno dei motivi per cui molti turisti scelgono di visitarlo è la leggenda sul fantasma del castello di Soriano. Nel 1559, la rocca ospitava il conte Giovanni Caraffa e sua moglie, la bella Violante. Una storia d’amore, gelosia e vendetta degna di un film. Il conte, accecato dalla gelosia e manipolato dal fratello, ordinò la morte del maestro di camera Marcello Capece, colpevole solo di essere confidente di Violante. Prima fu torturato, poi ucciso con ben 27 coltellate. Lei? Strangolata pochi giorni dopo. Da allora, nelle notti d’agosto, si dice che nei sotterranei del castello si odano sospiri, lamenti… e passi che nessuno riesce a spiegare. È Marcello, dicono, ancora alla ricerca di giustizia.

castello di Soriano nel Cimino a Viterbo
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Il castello di Soriano nel Cimino rinasce come centro artistico

L’esposizione contemporanea nel castello

Il castello è visitabile e oltre alla leggenda del fantasma e alla sua storia c’è un motivo in più per visitarlo. Grazie al progetto Imagina 2025 – 1 grado di separazione 8 giovani talenti dell’arte contemporanea espongono qui le proprie opere. Il progetto, ideato da Spazio Taverna e curato da Chiara Lorenzetti, trasforma gli spazi più segreti della rocca compreso il terzo piano un tempo adibito a carcere, in luoghi di visione e riflessione. Gli artisti coinvolti, tutti under 30, sono Roberta Argenta, Martina Biolo, Paola Boscaini, Satya Forte, Edoardo Ongarato, Abdel Karim Ougri, Caterina Sammartino e Tommaso Silvestroni.

Installazioni immersive, suoni rituali, oggetti sospesi tra sacro e quotidiano e perfino un’altalena divisa tra due mondi: ogni opera diventa un varco emotivo, una soglia sensibile tra ciò che è stato e ciò che può ancora essere. Un invito dolce e potente a (ri)guardare il passato per immaginare un futuro più consapevole.

Dove si trova il castello di Soriano nel Cimino e come raggiungerlo

Il castello Orsini si trova nel comune di Soriano nel Cimino all’interno del territorio provinciale di Viterbo. Il maniero simbolo della regione Lazio sorge in cima alla collina in prossimità del monte Cimino. Il modo più comodo per raggiungerlo è l’auto ma esistono alcuni bus che poche volte al giorno percorrono la tratta.

Autore
SiViaggia.it

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