Alla Maddalena tornano a illuminarsi le vetrine della “Butteghetta Magica” grazie alla ceramista Anna Martin

  • Postato il 8 novembre 2024
  • Altre News
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
anna martin butteghetta

Genova. Nel 2021 la Maddalena aveva dovuto salutare per sempre una delle sue botteghe più antiche e amata, la “Butteghetta Magica”, uno scrigno di piccole meraviglie interamente dedicate al presepe, senza età e senza stagione.

A distanza di oltre tre anni il negozio, rimasto vuoto sino a oggi, torna a vivere. Al posto di Daniela Tinello, storica titolare della “butteghetta, arriva infatti Anna Martin con il suo laboratorio di ceramica.

Il nuovo laboratorio aprirà i battenti sabato 9 novembre in via della Maddalena, all’angolo con via dei Macelli. In vetrina e sugli scaffali campeggeranno nuove sculture e statuine firmate dall’artista, in tenui colori pastello che fanno capolino tra piante e luci soffuse. Lo spazio torna quindi a illuminarsi fisicamente e idealmente, riportando appunto la luce in una zona che da anni lotta contro l’inesorabile abbassarsi delle saracinesche.

Per Martin si tratta di un ritorno a casa. Dal 2001 al 2012 aveva un suo spazio espositivo in piazzetta del Ferro, ma dopo quasi un decennio di fatiche ha deciso di spostarsi per un periodo negli Stati Uniti, pur continuano a collaborare con la galleria Il Basilisco. Nel corso del 2024 la decisione di lanciarsi in un nuovo progetto che l’ha riportata nel centro storico, in una delle botteghe più famose della città vecchia. E per onorare la trentennale storia della “butteghetta”, Martin ha deciso di portare avanti la tradizione del presepe con l’esposizione delle sue sculture, la vendita di artigianato artistico e presepi di ceramica.

“Il centro storico, per me, è il luogo dove abita il mio cuore – spiega Martin – Le vibrazioni vitali che scorrono tra i caruggi, da sempre, mi contagiano. Sono stata accolta, con questo mio nuovo progetto, dai commercianti della zona, come in una grande famiglia, una rete solidale e partecipativa, che mi ha invaso d’affetto. Ho sempre pensato che la mia sfida personale abitasse qui, come nella poesia di Kavafis ‘La città’. Perché questo è un luogo in cui esistere ed aderire ad un sogno collettivo, che vede un centro storico vivo e vivace”.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti