All You Can Travel, il boom degli abbonamenti per viaggiare senza limiti tra aerei, treni e crociere
- Postato il 24 aprile 2025
- Di Panorama
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il tempo dell’«all you can», ovvero l’applicazione del «modello buffet»: si paga una certa cifra e poi ci si serve liberamente e ci si diverte sperimentando un piccolo delirio di onnipotenza, che ci si trovi davanti a un banco sterminato di croissant e salumi, di fronte a un trionfo di sushi, o alle prese con gli sterminati repertori di Netflix e di Spotify. E, da qualche tempo, anche nel campo dei viaggi. «Il concetto di “all you can” è ormai una realtà consolidata nella nostra cultura di consumi, e riflette una tendenza verso l’economia dell’accesso, dove l’accento è posto sull’esperienza piuttosto che sul possesso» dice a Panorama Cristina Mottironi, professore di Economia e gestione del turismo all’Università Bocconi di Milano.
«È un modello che ora dal digitale si estende a molti ambiti, come i viaggi all-inclusive, appunto. Questo sistema risponde a differenti esigenze psicologiche, economiche e sociali. Anzitutto offre alle persone una sensazione di libertà e controllo, permettendo di sfruttare al massimo ciò per cui pagano e riducendo la paura di perdere opportunità. Inoltre, la prevedibilità dei costi aiuta a gestire meglio il budget, mentre per le aziende si traduce in fidelizzazione dei clienti. Suk piano sociale, favorisce l’accessibilità a servizi prima considerati un lusso e incoraggia esperienze condivise». Anche il mondo dei viaggi ha scoperto questa modalità. Facciamo un esempio di successo: la compagnia ungherese Wizz Air ha lanciato l’abbonamento «All You Can Fly», che per 599 euro consente di volare per un anno su tutte le rotte internazionali operate dalla compagnia. Dopo il pagamento della quota annuale, ogni volo prenotato prevede soltanto una tariffa fissa di 9,99 euro per tratta. Come spiegano i responsabili di Wizz Air, «l’abbonamento è stato un grande successo, con i primi diecimila pass esauriti in sole 48 ore. Il 70 per cento degli abbonamenti è stato acquistato da clienti maschi. La maggior parte degli acquisti è stata effettuata da Millennials di età compresa tra 30 e 40 anni, seguiti dalla Generazione Z, tra i 20 e i 30 anni, e dalla Generazione X, tra i 40 e i 50 anni». Un’esperienza. Ma qual è il modello di business di questi abbonamenti? La compagnia riesce comunque a guadagnare, anche se un passeggero effettua molti voli in un anno? «L’abbonamento non solo aiuta i viaggiatori a scoprire la vasta rete di Wizz Air, ma contribuisce anche a massimizzare il “fattore di riempimento” del volo nelle ultime 72 ore prima della partenza. Un alto fattore di riempimento è un driver cruciale di efficienza e porta a una riduzione dell’intensità delle emissioni».
Una proposta simile viene prospettata dall’americana Frontier, che collega molte città degli Stati Uniti e ha anche voli per il Messico e i Caraibi: tra le sue offerte il pass «Go Wild!», che per 599 dollari dà diritto per un anno a un numero illimitato di voli. Dal canto suo, la rete di compagnie aeree Star Alliance ha conquistato i viaggiatori con il biglietto «Round the World», pensato per chi vuol girare il mondo. Si può volare da un minimo di 10 giorni fino a un anno, programmando da 2 a 15 scali. I prezzi variano a seconda dell’itinerario scelto.
E per chi viaggia in treno? I giovani boomer si muovevano con l’Interrail, che era considerato un modo alternativo per scoprire l’Europa. Quel leggendario biglietto ferroviario c’è ancora. Chi ha un’età compresa tra 12 e 27 anni, con un «Global Pass Giovani di Interrail» da 239 euro può salire e scendere dalla maggior parte dei treni e dei traghetti in 33 Paesi europei in cinque giorni qualsiasi in un mese, viaggiando in seconda classe; con un «Global Pass Giovani da 717 euro», si viaggia per tre mesi. Trenitalia invece propone le promozioni «Italia in Tour 3» e «Italia in Tour 5» che permettono di viaggiare per tre o cinque giorni consecutivi in seconda classe con treni di Regionale e Trenitalia Tper (gli adulti pagano 35 e 59 euro). Per gli stranieri, c’è il «Trenitalia Pass», un abbonamento da tre, quattro, sette, dieci viaggi, a partire da 139 euro.
Oggi anche i senior scelgono queste offerte, un tempo appannaggio dei giovani. Interrail ha anche tariffe per viaggiatori più attempati, in prima e seconda classe. Chi ha più di 60 anni, viaggia tre mesi in prima classe con 930 euro. «Da parte del pubblico senior, questo cambiamento nella proposta fa leva sul cosiddetto invecchiamento attivo» commenta Mottironi. «Grazie a una maggiore capacità di spesa e al desiderio di vivere esperienze significative anche in età più avanzata, questo pubblico è sempre più appetibile per le aziende. In genere sono viaggiatori oggi esperti, con interesse verso la cultura e la socialità e che hanno risorse economiche e tempo per muoversi ed apprezzano le opportunità uniche di vivere paesaggi e culture che Interrail offre in tutta Europa». E proprio per intercettare anche questi viaggiatori con buone disponibilità, ci sono altre varianti, come l’«all you can sail». Con Virgin Voyages, per 120 mila dollari si può trascorrere un anno in mare, su una lussuosa nave da crociera. Chi acquista questo pass, può scegliere tra rotte in Europa, nel Mediterraneo e nei Caraibi, con vari vantaggi, tra cui eventi esclusivi e cabine con terrazza privata. E allora, buon libero viaggio.