Alice Cooper: da 50 anni il padrino dello shock rock
- Postato il 19 settembre 2025
- Di Panorama
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La sua scommessa è stata portare sul palco l’arte del rock and roll, ingredienti visivi dei film horror e sprazzi di comicità surreale. «Il boa constrictor, la ghigliottina che decapita un pupazzo dalle mie sembianze, l’infermiera killer e tutto il resto sono teatro, show, circo. Quando si spengono le luci Alice Cooper resta in camerino e Vincent damon Furnier torna a casa, chiede i risultati delle partite dell’NBA, beve succo d’arancia, e la domenica va a messa con la donna della sua vita. La fede in Dio e questo grado di separazione tra palco e realtà mi hanno salvato la vita negli ultimi 44 anni».
In scena oggi, Alice sembra un uomo senza età, complici i travestimenti, il mascara e una voce ancora tonica e potente. E il pubblico gli dà ragione riempiendo i teatri e le arene e comprando i suoi album, come il recente The Revenge Of Alice Cooper, registrato con “i ragazzi” della band con cui tutto è iniziato nel 1969. Non c’erano formule e algoritmi per il successo allora, solo la determinazione a farcela e una verve creativa senza limiti. Vincent è diventato Alice grazie a due film: Che fine ha fatto Baby Jane?, uscito nel 1962, in cui Bette Davis appare con il trucco nero spalmato sul viso e sotto gli occhi, e Barbarella (1968), con i leggendari e lunghi guanti di pelle nera da cui spuntavano coltelli a serramanico indossati dall’attrice-modella Anita Pallenberg (compagna prima di Brian Jones e poi di Keith Richards, entrambi dei Rolling Stones).