Alfa Romeo Junior, presentato il nuovo allestimento Milano Cortina 2026
- Postato il 3 novembre 2025
 - Auto
 - Di Virgilio.it
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                                                                            Nel firmamento dell’automobile italiana, Alfa Romeo accende una nuova stella. Si tratta della Junior, in edizione speciale Milano Cortina 2026. L’omaggio ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che l’Italia ospiterà nel 2026 si traduce in un’auto che fonde passione e precisione, eleganza e muscoli, rendendo un tributo a quell’energia collettiva che accompagna ogni sfida sportiva e ogni curva su strada.
Un’anima comune
Pensata per chi vive la guida come un gesto istintivo e personale, la Junior Milano Cortina 2026 incarna la doppia anima del marchio del Biscione: l’heritage sportivo e la ricerca di una bellezza contemporanea. Alfa Romeo, da sempre custode di una tradizione fatta di proporzioni perfette e meccanica emozionale, con questa serie speciale rinnova il proprio legame con il movimento, la velocità e il talento, valori che sono anche il cuore delle Olimpiadi.
L’estetica è di quelle che si ricordano. Il body kit nero lucido dialoga con inserti silver su paraurti e minigonne, mentre le protezioni inferiori specifiche disegnano un profilo deciso ma mai aggressivo. I cerchi in lega da 18 pollici “Fori”, nella finitura bicolore Matt Miron Diamond Cut, aggiungono un tocco di tensione dinamica, quasi un invito al movimento. Ma il dettaglio più significativo vive nei loghi: sul montante B, da un lato quello delle Olimpiadi, dall’altro quello delle Paralimpiadi. Un gesto simbolico, che racconta la doppia essenza dell’impresa e della resilienza, due concetti che Alfa Romeo restituisce ogni volta che un motore prende vita.
Tecnologia e comfort di livello assoluto
Gli interni sono un esercizio di stile e tatto. L’Alcantara traforata, protagonista dei sedili e della plancia, regala una sensazione di calore e precisione, mentre gli inserti color ghiaccio illuminano l’abitacolo con una nota di freschezza inaspettata. I sedili riscaldabili e regolabili elettricamente, le cuciture luminose, il volante misto pelle e Alcantara con cuciture a contrasto: ogni elemento rimanda a una cultura artigianale che in Alfa non è mai stata sacrificata all’industria. L’atmosfera, amplificata da pedaliere e battitacco in alluminio e da una raffinata illuminazione ambientale, è quella di una sportiva che non rinuncia al comfort.
Sotto la pelle, la Junior Milano Cortina 2026 racchiude una tecnologia che eleva l’esperienza di guida. Con il Pack Techno, l’auto entra nel futuro: guida autonoma di livello 2, Adaptive Cruise Control, centraggio di corsia, proiettori Matrix LED, sistema di navigazione con TSI integrato, telecamera a 180° e sensori a 360°. Tutto è concepito per restituire sicurezza e fluidità, perché la sportività autentica non è mai scomposta, ma consapevole.
Non manca nulla per il comfort quotidiano: portellone ad apertura automatica, ricarica wireless per smartphone, specchietti con sistema Blind Spot, retrovisore elettrocromico e un impianto audio calibrato con precisione artigianale. Anche la praticità trova il suo spazio, grazie al piano baule regolabile su tre livelli e al tetto panoramico apribile, che lascia entrare la luce come un richiamo alla libertà.
Una gamma di motori ampia
La gamma motori racconta un equilibrio tra tradizione meccanica e futuro elettrico. Tre le varianti: ibrida da 145 CV a trazione anteriore, ibrida Q4 da 145 CV con trazione integrale e una versione 100% elettrica da 156 CV, dotata di caricatore fino a 11 kW. Nelle versioni ibride, le palette al volante in alluminio restituiscono la sensazione più pura del controllo manuale, un dialogo diretto tra uomo e macchina che nessuna elettronica può sostituire.
Così nasce la Junior Milano Cortina 2026: compatta nelle dimensioni ma monumentale nello stile. È una vettura che parla di Italia, di montagna e di pista, di mani che modellano e menti che progettano. Alfa Romeo la dedica a chi vede nella strada un’arena personale, a chi crede che ogni curva sia una piccola Olimpiade, e che la bellezza — come lo sport — sia una forma di disciplina.