“Alessandro Basciano mi controllava e ha provato a distruggere chi mi proteggeva. Con la denuncia è iniziato il calvario”: Sophie Codegoni a “Le Iene”

  • Postato il 7 maggio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Mi ha fatto a pezzi con le parole, con lo sguardo, con il controllo, con quel modo di farti sentire sbagliata o colpevole”. Ha esordito così Sophie Codegoni nel suo monologo a “Le Iene”. Nella puntata di martedì 6 maggio, l’influencer ha parlato della relazione passata con Alessandro Basciano. A oggi, in attesa del processo, il dj ha il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri e il braccialetto elettronico. A confermarlo è stata la Corte di Cassazione lo scorso 30 aprile.

“Io lo amavo così tanto da restare anche quando stavo male, da credere le sue promesse sempre uguali, perché piangeva, si inginocchiava, diceva cambierò, e io speravo. Arrivavano momenti belli, un weekend tranquillo, una vacanza. Uno sguardo con gli occhi lucidi e io mi aggrappavo a quei gesti e dimenticavo il resto”, ha raccontato. Poi ha aggiunto: “Negavo, minimizzavo, allontanavo chiunque provava ad aprirmi gli occhi, e mentre cercavo di salvare il noi, perdevo me stessa lì. ‘Non ci vai con quello, non ci parli, al primo squillo mi devi rispondere’. Era geloso perfino della mia libertà e io lo chiamavo ancora amore. Poi ha cominciato a controllarmi, mi spiava e minacciava chi mi stava vicino, e quando ha capito che non poteva più tenermi, ha provato a distruggere chi mi proteggeva. È lì che ho avuto paura, perché il male sugli altri lo vedi meglio che su te stessa”.

La denuncia è arrivata. E con essa il percorso doloroso che Sophie ha ripercorso in tv. “Così ho trovato il coraggio di fare la cosa giusta, l’ho denunciato e da lì è iniziato il calvario. Fuori sorridevo ma dentro cadevo a pezzi. Mi dicevano, sei troppo magra, ti stai rovinando, ma nessuno chiedeva ‘Sofi come stai davvero?’. Perché il dolore se non si vede non esiste, se non lo gridi non ti credono ma ci sono ferite che ti svuotano ogni giorno e tu impari a sopravvivere con il silenzio negli occhi e il dolore che ti logora dentro”.

Il 30 aprile, la Cassazione ha stabilito per Alessandro Basciano il divieto di avvicinamento. Ma Sophie ora parla per sé, e per molte altre donne nella sua stessa situazione: “Io vorrei maggiore rispetto, non solo per me, ma per tutte quelle donne che hanno il coraggio di dire basta. Per chi ancora subisce ed ogni giorno sceglie di combattere, per chi si è persa e ha bisogno di una carezza per ricominciare. Questa è la mia verità e se ti riconosci in queste parole sappi che non sei sola, nemmeno quando ti sembrerà di non avere più voce, nemmeno quando ti convinceranno che sia colpa tua. Sappi che non lo è, perché poi arriva il giorno in cui torni a vivere a testa alta e senza più paura di dire, mi ha fatto male, sì, ma sono ancora qui”.

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“Questa è la mia verità, e se ti riconosci in queste parole sappi che non sei sola.” Il monologo di Sophie Codegoni a #LeIene

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Il Fatto Quotidiano

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