Alcaraz punge Sinner dopo lo smacco delle ATP Finals: "Deve migliorare per battermi". E tira fuori un dato

  • Postato il 19 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 2 Visualizzazioni

A Carlos Alcaraz evidentemente non è ancora passata. Doppia mazzata in pochi giorni per il numero 1 della classifica ATP, costretto prima a inchinarsi a Jannik Sinner nell’ultimo atto delle ATP Finals di Torino e poi a ritirarsi dalle finali di Davis di Bologna a causa di un edema muscolare. Non potrà provare ad aiutare la Spagna a conquistare l’Insalatiera, in compenso rimarrà al vertice della graduatoria a livello individuale per qualche altro mese, grazie al vantaggio di 550 punti sull’azzurro. Di Sinner, di Davis, ma anche di Djokovic e di una piccola polemica con coach Toni Nadal il murciano ha parlato in una lunga intervista a Marca. In cui non ha lesinato una frecciatina all’azzurro.

Alcaraz, le parole su Sinner dopo il ko a Torino

Parlando di Sinner, Alcaraz ha sottolineato come sia stato Jannik ad avvertire la necessità di apportare cambiamenti al suo gioco: “Negli ultimi anni, sia Jannik sia io siamo stati i più costanti, insieme ad altri. Mentalmente, però, siamo solo noi due ed è possibile che passeremo il testimone a un’altra generazione. Jannik ha perso pochissime partite negli ultimi due anni, la stragrande maggioranza contro di me. Jannik deve analizzare, pensare a cosa deve migliorare per battere più spesso il giocatore che non è riuscito a battere. È logico e normale che sia così. Io ho perso contro più giocatori, ma il mio obiettivo è cercare di migliorare e fare le cose in modo che la prossima volta che ci affronteremo sarò un giocatore migliore”.

Carlos tra Djokovic, la Davis e il finale di carriera

Su Djokovic e la sua incredibile longevità ad alti livelli: “Sta ancora giocando, gli anni passano ma Nole è sempre lì. È il numero 4 al mondo e ha raggiunto le semifinali di ogni Grande Slam quest’anno. Ha livello e motivazioni perché il suo corpo glielo permette, per continuare a competere e a rimanere ai massimi livelli“. Quindi sulla Davis: “Non so se mi debba qualcosa, ma quello di cui sono certo è che prima o poi arriverà il momento. Preferisco che arrivi prima che dopo, ma quel giorno arriverà. In ogni caso non mi vedo giocare fino a 38 anni; vedrò un anno per volta, fin dove potrò arrivare”.

La replica di Alcaraz a Toni Nadal sul gioco veloce

L’ultima parte dell’intervista di Alcaraz contiene una risposta a Toni Nadal, zio di Rafa, che ha invocato cambiamenti nel tennis per far in modo che i giocatori colpiscano la palla in maniera meno forte: “Sarebbe come fare un passo indietro”, la replica risentita. “Il tennis è nato con racchette di legno, è passato al metallo, all’alluminio, ora abbiamo altri tipi di racchette che permettono di generare più spin. Prima il gioco era più piatto, con più slice ma meno veloce. Nel corso degli anni, ai tempi di Rafa, il gioco era già più veloce di prima, ora lo è ancora di più. Non possiamo andare contro l’evoluzione del gioco. Dobbiamo prepararci fisicamente alla velocità con cui si gioca”.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti