Alcaraz distrutto da Courier: "È un kamikaze". Carlos torna a casa, il piano per salvare la numero 1 da Sinner

  • Postato il 30 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Dalle stelle alle stalle in un batter d’occhio. Carlos Alcaraz s’era presentato carico di speranze al Master 1000 di Parigi, forse non al top della condizione visto l’incidente di Tokyo ma col conforto di una leadership in classifica quasi inattaccabile da Jannik Sinner. Quasi, perché la clamorosa sconfitta al debutto contro Cameron Norrie ha rimesso tutto in discussione. Dovesse vincere il torneo, l’italiano si riporterebbe – anche se soltanto per una settimana – in vetta al ranking. Anche se poi Alcaraz avrebbe un altro jolly da giocarsi, le ATP Finals che sottrarranno 1500 punti a Jannik, mentre a lui soltanto 200.

Alcaraz, i dubbi sollevati dal ko con Norrie a Parigi

Più dei calcoli di classifica, a scatenare perplessità su Carlitos è stata la sua condotta di gara contro il britannico. Una tattica poco comprensibile, soprattutto in una giornata evidentemente non felice. A bacchettare impietosamente il murciano ci ha pensato un ex numero 1, Jim Courier, dagli schermi di Tennis Channel. Un’analisi impietosa, quella dello statunitense. E una stroncatura pressoché totale dell’atteggiamento dello spagnolo, giudicato ancora incapace di gestirsi al meglio nei momenti di difficoltà. E dire che fino a un paio di settimane prima, di Alcaraz tutti tessevano lodi sperticate.

Courier stronca Carlos: “Un kamikaze, non sa gestirsi”

“Se c’è una cosa che ci piace di Alcaraz sono i rischi che corre“, ha sentenziato Courier. “Ci piace la sua imprevedibilità, il modo in cui gioca prendendosi così tanti rischi, che spesso pagano. Ma contro Norrie ha commesso 54 errori non forzati, ha concesso così tanto che è stato come se avesse buttato via due set. Ha giocato con uno stile kamikaze proprio quando non avrebbe dovuto. Ma questa è l’esperienza di Alcaraz. A volte puoi avere giornate fantastiche e altre no. Ricordo ad esempio quando perse a Miami contro Goffin. Alcaraz ha un talento straordinario, ma deve imparare a gestire meglio le giornate in cui le cose non vanno come vuole. L’equilibrio tra aggressività e controllo determinerà quanto lontano potrà arrivare”.

La fuga di Alcaraz in Spagna per la “campagna d’Italia”

Nel frattempo Alcaraz, dopo la precoce eliminazione da Parigi, è arrivato a casa. A Murcia, nel buen retiro messo in piedi per prepararsi in tranquillità, Carlitos si sta anzitutto leccando le ferite provocate dalla possibile perdita della numero 1, ma sta soprattutto pianificando in grande stile le ultime tappe del suo 2025. Quella di novembre sarà a tutti gli effetti una “campagna d’Italia” per lo spagnolo, atteso prima dalle ATP Finals di Torino e poi dalle Finals di Davis a Bologna. Due appuntamenti molto importanti, non necessariamente una più dell’altra: Alcaraz vuol essere al top per entrambe.

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Virgilio.it

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