Albingaunia, Buttu: “Un onore vestire questa maglia unica. Mio padre è molto felice: era anche un suo sogno”
- Postato il 11 agosto 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. Questo cognome è molto apprezzato dalla piazza bianconera. Prima da giocatore e poi da allenatore, “Peo” è stato tra i protagonisti della storia del club: l’ultimo successo il salto in Serie D dopo 33 anni dall’ultima volta. Ma oggi, seppur con un timbro di voce alquanto simile, è un altro Buttu a difendere i colori bianconeri nella stagione della rinascita: Gabriele, detto “Peppo”.
Il classe 2003, carismatico centrocampista, sta vivendo con grande trasporto questa sua nuova sfida: “Come sanno tutti, per me vestire la maglia dell’Albenga è un po’ diverso. Anche per il passato che ha avuto qua mio padre, sia da calciatore sia da allenatore. Quindi per me avrà sempre un peso diverso, è un onore vestire la maglia dell’Albenga. Non credevo che sarei potuto riuscire a farlo, ma devo dire che sono veramente contentissimo di far parte di questo gruppo. Gran parte era già insieme a me l’anno scorso, dove abbiamo fatto un grandissimo campionato. Eravamo un gruppo veramente clamoroso. Quest’anno sono arrivati tanti ragazzi dei quali non c’è bisogno di parlare perché hanno fatto cose molto importanti”.
L’Albingaunia ha iniziato molto presto la preparazione e con ritmi subito alti: “Non faticavo così da quando mi allenavo con mio padre. Il prof Matteo Delucis sta facendo un gran lavoro. Sono contentissimo perché stiamo lavorando bene e sodo. Cerchiamo di accontentare tutte le persone che sono venute a vederci”.
Sulla gente di Albenga: “I tifosi sono incredibili, così come tutti i dirigenti e le persone che lavorano per lo staf e per l’Albenga. Non ci hanno fatto mancare nulla dal primo minuto. Penso a Mansueto, uno su tutti, il nostro accompagnatore che c’era anche l’anno scorso a Vadino. È una persona veramente straordinaria, che lavora per noi 24-7, come tutti quelli che sono all’interno della società. E i Fedelissimi, molto importanti per noi. Speriamo di ripagare tutta la loro fiducia“.
“Vestire la maglia dell’Albenga, anche se in un’altra categoria, è sempre importante – continua -. Perché è unica, è importantissima e tantissimi ragazzi sognano di indossarla. Noi siamo fortunati e dobbiamo dare il massimo per portare l’Albenga dove merita“.
“Quando è uscita la notizia mio padre era molto felice, era anche un suo sogno che io giocassi nell’Albenga”. Un sentimento di soddisfazione intenso tra padre e figlio, con quest’ultimo che sarà tra i primissimi tifosi del tecnico ingauno per la sua nuova avventura al Derthona: “Se la merita. Le ultime stagioni sono state difficili sotto tanti punti di vista. Lui ha sempre tirato fuori il massimo e per me è un allenatore che merita anche più della Serie D. Ha migliorato tutte le squadre in cui è andato, raggiugendo obiettivi che penso nessun altro avrebbe potuto raggiungere. Gli faccio un grosso in bocca al lupo e spero che tutta vada per il meglio“.