Alba di sangue a Gaza: 88 morti in un raid vicino all’ospedale di Beit Lahia. Usa, il Senato boccia la mozione di Sanders per lo stop alle armi
- Postato il 21 novembre 2024
- Archivio
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
I diversi raid israeliani su Gaza hanno causato 88 morti nella notte tra mercoledì e giovedì, secondo le autorità locali. 66 vittime si contano soltanto per un bombardamento di una zona residenziale nei pressi dell’ospedale Kamal Adwan, a Beit Lahia, l’unico ospedale funzionante nel nord della Striscia. Secono fonti locali, la maggior parte delle vittime sono donne e bambini, i feriti e i dispersi sarebbero decine. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha definito il raid “un orribile massacro”. Nel raid sono state colpite almeno cinque abitazioni, secondo il direttore dell’ospedale Kamal Adwan il personale medico è impegnato nei soccorsi tra le macerie a causa della mancanza di ambulanze. Altre ventidue persone invece sono morte in un bombardament su Gaza City, che ha colpito un edificio a più piani nel quartiere di Sheikh Radwan, riducendolo in macerie.
Giovedì i sistemi di difesa israeliani hanno intercettato un razzo lanciato dal sud della Striscia verso la comunità di confine israeliana di Keren Shalom. Non sono stati segnalati feriti.
Sono saliti invece a 61 i morti di un altro attacco israeliano lanciato mercoledì in Siria, contro tre siti della città di Palmira, nel centro del Paese. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione basata nel Regno Unito, tra i morti ci sarebbero 55 miliziani filo-iraniani siriani e di altre nazionalità, quattro membri del partito sciita armato libanese Hezbollah e due persone non identificate. Almeno sette dei 50 feriti sono civili.
Libano, bombe su Beirut nella notte – Tra mercoledì e giovedì le Israeli defense forces hanno condotto altri raid aerei nei sobborghi meridionali di Beirut, il quartiere di Dahieh considerato roccaforte di Hezbollah. Gli attacchi si erano fermati negli ultimi giorni per via della presenza dell’inviato speciale statunitense Amos Hochstein in Libano, che mercoledì sera si è spostato in Israele.
الغارة الإسرائيلية التي استهدفت #حارة_حريك، كما وثقها أحد المواطنين عبر عدسته pic.twitter.com/32TgVEDfLK
— Lebanon Debate (@lebanondebate) November 21, 2024
La notte è stata violenta anche a sud del Libano, con bombardamenti in diverse città in cui sono morte complessivamente 20 persone secondo il ministero della Sanità di Beirut. L’Idf ha dato notizia della morte di un altro soldato nelle operazioni del sud del Paese dei cedri, mentre Hezbollah ha rivendicato giovedì mattina alcuni attacchi missilistici contro il nord dello Stato ebraico.
Il Senato Usa boccia la mozione di Sanders per lo stop alle armi – Dopo aver messo il veto all’Assemblea generale dell’Onu, che ha bloccato ieri l’ennesimo tentativo di approvare una risoluzione per il cessate il fuoco, gli Stati Uniti hanno bloccato anche la mozione della sinistra del partito democratico per fermare l’invio di armi a Israele. Il Senato ha respinto nella notte le risoluzioni presentate dal senatore socialista del Vermont Bernie Sanders, con una maggioranza schiacciante di 79 a 18. I testi volevano bloccare l’invio di munizioni per i carri armati, granate da mortaio e kit per teleguidare le bombe ad alto potenziale e trasformarle in ordigni di precisione.
Per Sanders, “è illegale che il governo statunitense fornisca a Israele altre armi offensive” perché “secondo le Nazioni Unite, gran parte della comunità internazionale e tutte le organizzazioni umanitarie presenti a Gaza, Israele sta chiaramente violando il diritto umanitario internazionale”. Ma la maggior parte della politica americana non lo ha seguito.
L'articolo Alba di sangue a Gaza: 88 morti in un raid vicino all’ospedale di Beit Lahia. Usa, il Senato boccia la mozione di Sanders per lo stop alle armi proviene da Il Fatto Quotidiano.