Alassio, Wall of Dolls presenta il documentario “Figli del femminicidio”: è stato proiettato al Festival di Venezia

  • Postato il 22 settembre 2024
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico settembre 2024

Alassio. Il 25 settembre, dalle 8.30 alle 12.30, l’associazione Wall of Dolls organizza il progetto scuola Alassio presso il Palalassio – Palazzetto dello Sport Ravizza, in via G.Battista 31. 

Nell’occasione sarà proiettato il documentario “Figli del Femminicidio”, alla presenza del Questore di Savona Alessandra Simone e di 500 alunni, ma anche di psicologi, ginecologi e pedagogisti. Pellicola che è già stata presentata all’ultimo festival di Venezia.

L’ASSOCIAZIONE WALL OF DOLLS

Wall of Dolls, il Muro delle Bambole contro il femminicidio, inaugurato Sabato 21 Giugno 2014 a Milano, in via E. De Amicis 2, e’ un’installazione permanente fortemente voluta dalla fondatrice Jo Squillo e dalla  Presidente  Francesca Carollo. Wall of Dolls riprende una tradizione indiana per cui ogni volta che una donna subisce violenza, una bambola viene affissa sulla porta di casa.

Successivamente si  diffonde  in diverse regioni italiane, tra cui: Genova, Roma, Venezia, Brescia, Trieste, Portogruaro, Messina. Rappresenta un simbolo di contrasto alla violenza sulle donne, responsabilizza tutti a “metterci la faccia” e non voltarsi dall’altra parte. A Genova il Muro delle Bambole  è stato inaugurato nel 2016 grazie alla collaborazione tra Wall of Dolls Onlus, Regione Liguria, Comune di Genova e Ordine delle Professioni  Infermieristiche  di Genova. Wall of Dolls  negli anni si è replicato diventando un simbolo permanente delle città che lo ospitano.

Nel corso degli anni, questa installazione dal forte impatto visivo ha attirato un crescente interesse, coinvolgendo università, istituzioni, associazioni, servizi, studenti, professionisti, stilisti e cittadini, tutti uniti da un obiettivo comune: dire “No alla violenza contro le donne”.

Wall of Dolls è impegnata 365 giorni l’anno con attività di prevenzione, rete, sensibilizzazione e informazione e due volte l’anno, per celebrare tutte le attività svolte, in occasione del 25 novembre, “giornata internazionale contro la violenza sulle donne” e dell’8 marzo, “giornata internazionale della donna”, organizza un evento pubblico, occasione ulteriore per confermare l’importanza e l’urgenza  di agire tutti insieme verso una cultura di rispetto.

GLI OBIETTIVI DI WALL OF DOLLS

Attraverso l’arte in tutte le sue declinazioni Wall of Dolls si impegna  a promuovere una maggior consapevolezza collettiva e a  sensibilizzare tutta la popolazione, con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Wall of Dolls è un movimento di donne con diverse competenze multidisciplinari che si mettono a disposizione su base volontaria. 

Wall of Dolls ha come obiettivo quello di diffondere i principi dell’associazione attraverso un’azione creativa e artistica contro la violenza sulle donne. Impegnandosi a diffondere e promuovere una cultura del rispetto e la tutela dei diritti umani, fondamentale per contrastare qualsiasi forma di violenza e discriminazione, abbattendo le disparità e superando gli  stereotipi che per anni hanno imprigionato le donne e giustificato gli uomini. 

Eventi e  iniziative sono occasioni uniche  per creare sul territorio un’azione di educazione culturale performante attraverso  l’arte. Prevenzione, rete, sensibilizzazione e informazione si articolano sul territorio 365 giorni all’anno attraverso le principali attivita’,  che sono le seguenti: attività nelle scuole; convegni e conferenze; eventi pubblici e privati; gestione sede e attività all’interno di essa; corsi e mostre; ascolto attivo attraverso professionisti multidisciplinari; salotto culturale di condivisione; messa alla prova in tribunale. 

Wall of Dolls vuole fare rumore, abbattere il muro del silenzio e dell’indifferenza e dire a tante donne che non sono sole. Tutti insieme possiamo dare voce a tante donne che vivono ancora oggi in uno stato di sofferenza in silenzio. “Non sottovalutate i campanelli d’allarme e trovate la forza di dire  BASTA, perché non siete sole.

Autore
Il Vostro Giornale

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