ALAÏA e BALENCIAGA. Scultori di forma
- Postato il 27 giugno 2025
- Di Panorama
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In occasione del suo cinquantesimo anniversario, la Fondazione Museo del Tessuto di Prato celebra l’alta moda francese con una mostra d’eccezione: ALAÏA e BALENCIAGA. Scultori di forma. Un progetto concepito nel 2020 da Olivier Saillard presso la Fondation Azzedine Alaïa di Parigi, pensato per esaudire un desiderio di Hubert de Givenchy, quello di riunire in un’unica esposizione due tra i più raffinati talenti della couture del Novecento. Per la prima volta, questo straordinario confronto arriva in Italia, negli spazi affascinanti dell’ex fabbrica Campolmi, sede del museo pratese.
Due visioni a confronto
La mostra mette in scena un dialogo intimo e potente tra Azzedine Alaïa (1935-2017) e Cristóbal Balenciaga (1895-1972), accostando venticinque capi del primo ad altrettanti del secondo. Il risultato è un confronto senza tempo, dove lo studio della forma, dei volumi e della costruzione sartoriale svela affinità e rimandi reciproci.
Alcuni esempi sono emblematici: lo spencer creato da Alaïa per l’autunno-inverno 1986 si ispira direttamente a una giacca Haute Couture del 1938 firmata Balenciaga, mentre i suoi bolero anni Ottanta evocano quelli disegnati dal maestro basco nel 1940.
Il legame tra Alaïa e Balenciaga
La relazione tra i due stilisti non fu solo estetica, ma profondamente storica. Dopo la chiusura della Maison Balenciaga nel 1968, la vice-direttrice delle vendite, Mademoiselle Renée, offrì al giovane Alaïa l’opportunità di rielaborare alcuni dei capi superstiti. Questo contatto diretto con l’architettura sartoriale di Balenciaga segnò un punto di svolta nella carriera del designer tunisino, che da quel momento iniziò a collezionare non solo moda ma anche arte e design, convinto che l’haute couture fosse un patrimonio culturale da tramandare.
«Le clienti mi portavano abiti di Balenciaga e mi chiedevano di accorciare l’orlo: io chiedevo loro se potevo tenere gli abiti e fare invece qualcosa di nuovo per loro. È in quel periodo che ho iniziato a prendere coscienza del fatto che la moda è un patrimonio culturale: è importante dare ai giovani stilisti l’opportunità di scoprire il lavoro e le tecniche dei loro predecessori» aveva raccontato, nel 2014, lo stesso Azzedine Alaïa a Revue des Deux Mondes.
Una tappa fondamentale nella storia espositiva del Museo
Con questa mostra, la Fondazione Museo del Tessuto conferma la propria vocazione a raccontare la moda come forma di cultura, dopo aver dedicato negli anni importanti retrospettive a figure seminali come Walter Albini, Ossie Clark e Gianfranco Ferré.
ALAÏA e BALENCIAGA. Scultori di forma apre per la prima volta uno sguardo sul cuore della couture francese, restituendone la complessità attraverso il dialogo tra due giganti che, pur lontani nel tempo, hanno segnato la storia della moda.