Al via la terza edizione di “Inclusione attiva”, il progetto dedicato ai giovani e al mondo del lavoro
- Postato il 17 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. È stata presentata sabato mattina, nella Sala Don Bosco a Sampierdarena, la terza edizione del progetto “Inclusione attiva: orientamento e formazione per un futuro lavoro” promosso da CNOS-FAP Liguria in collaborazione con Regione Liguria e alcuni partner fra cui la Croce Bianca Genovese, cofinanziato da Regione Liguria e Unione Europea con fondi FSE+ 2021-2027 nell’ambito del bando “Abilità al plurale 3”.
Il progetto, con un contributo pubblico di oltre 600mila euro, punta a formare i giovani per far loro acquisire un posto dignitoso nella società, qualificando una manodopera che oggi di fatto non esiste, specie nel tessuto produttivo genovese che vede -di contro- una crescente richiesta, in particolare nei settori elettrico, elettronico, informatico e dell’automotive.
Il bando, che prevede la disponibilità gratuita di 250 posti, si articolerà in diverse fasi: bilancio delle competenze, formazione, tirocinio e, possibilmente, inserimento finale nel mondo del lavoro.
I giovani saranno accompagnati attraverso percorsi concreti da 140 ore (di cui almeno 60 in azienda e 20 di insegnamento della lingua italiana), plasmati sui bisogni reali delle imprese del territorio alle quali saranno destinati anche contributi per il sostegno lavorativo.
In tale quadro si innesta il ruolo della Croce Bianca Genovese, che in qualità di partner curerà la selezione dei candidati provenienti dal mondo dell’inclusione ma non necessariamente “interni”, aprendosi, anzi, anche a cittadini italiani in situazioni di disagio (ad esempio, senza fissa dimora, vittime di reati o a carico dei servizi sociali).
“Questo bando ci permetterà di poter incontrare, accogliere e accompagnare nel mondo del lavoro diverse centinaia di persone tra richiedenti asilo, donne vittime di violenza, persone fragili e senzatetto – ha detto don Maurizio Lollobrigida, delegato regionale CNOS-FAP Liguria – È il risultato di un grande lavoro di squadra, testimonianza dell’umanità al servizio degli ultimi per permettere a giovani provenienti da paesi stranieri, preziose risorse, di potersi includere ed integrare in maniera armonica all’interno di enti di formazione e imprese sentendo la Liguria come casa. Questo bando finanzierà l’orientamento, la formazione, i tirocini gratuiti e dei bonus occupazionali per le aziende.”
“Questa nostra capacità di inclusione -prosegue Lollobrigida- parte da un primo tassello posto dalla Croce Bianca Genovese, che riesce con la forza del volontariato a includere i nostri giovani e inserirli nella città di Genova, e poi a mettersi in alleanza con noi. La Croce Bianca è una forza che fa leva sulla capacità dell’uomo di amare e di mettersi al servizio del prossimo avendo come desiderio ultimo il bene comune”.
“‘Abilità al plurale 3’ è la terza edizione di un bando di circa 19 milioni a valere sul Fondo Sociale Europeo – ha detto Simona Ferro, assessora a Formazione, Orientamento al Lavoro, Politiche dell’Occupazione e Politiche Giovanili di Regione Liguria – Darà un’opportunità in più a tante ragazze e ragazzi fragili, non solo dal punto di vista fisico ma anche delle condizioni di vita. Ringrazio l’Opera salesiana, il CNOS-FAP e tutti i partner, in particolare la Croce Bianca Genovese, grande risorsa ringraziata anche nelle testimonianze dei ragazzi che abbiamo ascoltato questa mattina. Quando si parla di solidarietà ed accoglienza la Croce Bianca si schiera sempre in prima fila: è importante fare squadra tra istituzioni ed Enti per aiutare tanti ragazzi a sperare in un futuro migliore”.
“Con il progetto presentato oggi – aggiunge Walter Carrubba, presidente della Croce Bianca Genovese- andiamo a consolidare uno stretto rapporto di proficua collaborazione con il CNOS-FAP Liguria, volto alla formazione di giovani che desiderano introdursi nel mondo del lavoro attraverso una formazione mirata alle diverse professionalità. Tutto questo, soprattutto per i giovani richiedenti protezione internazionale, rappresenta una grande opportunità per raggiungere un obiettivo lavorativo e di conseguenza una sufficiente autonomia di vita. Confidiamo molto nel ruolo dell’istruzione per il periodo post-tirocinio, speriamo che questa iniziativa possa essere veicolata anche al di fuori dei nostri centri”.