Al via la Conferenza Onu sugli Oceani: da oggi a Nizza i leader mondiali

  • Postato il 9 giugno 2025
  • Di Agi.it
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Al via la Conferenza Onu sugli Oceani: da oggi a Nizza i leader mondiali

AGI - La terza Conferenza delle Nazioni Unite sulla salvaguardia dei mari, da oggi al 13 giugno, vedrà riuniti a Nizza 56 capi di Stato e di governo con l'obiettivo di arrestare il rapido degrado degli oceani, responsabili del 50% dell'ossigeno del pianeta. Il vertice della città francese arriva dopo quello di Lisbona del 2022. Uno dei principali obiettivi della Conferenza sarà quello di ottenere la ratifica dell'Accordo sulla conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità marina al di là delle giurisdizioni nazionali (BBNJ), approvato dalle Nazioni Unite nel settembre 2023 con la firma di 115 Paesi.

Questo trattato mira a creare nuove aree marine protette nelle cosiddette acque internazionali (al di fuori delle giurisdizioni nazionali), uno spazio che rappresenta il 60% della superficie degli oceani e metà della superficie del pianeta. Questo potrebbe portare a proteggere almeno il 30% della superficie oceanica entro il 2030. Per entrare in vigore, però, è necessaria la ratifica di almeno 60 Paesi, che è ancora molto lontana. Da dire che le due maggiori potenze mondiali, Stati Uniti e Cina, non sono, per ora, tra i Paesi candidati a convalidare l'accordo.

La creazione di nuove aree marine protette (AMP) potrebbe portare a una protezione del 10% a livello mondiale (rispetto all'attuale 8,36%), secondo l'ufficio del ministro francese per la Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher. La comunità internazionale si è prefissata un obiettivo di protezione del 30% entro il 2030 (obiettivo "30X30"). Ma al ritmo attuale, secondo Greenpeace, questo obiettivo non sarà raggiunto prima del 2107.

Le Ong ritengono, inoltre, che la protezione debba essere anche di migliore qualità, poichè molti Paesi non impongono praticamente alcuna regola all'interno dei loro parchi marini, autorizzando ad esempio la pesca a strascico, una pratica considerata distruttiva. A livello mondiale, solo il 2,7% degli oceani beneficia dei livelli più elevati di protezione, una cifra che scende allo 0,1% per le acque della Francia continentale.

La Francia dovrebbe approfittare del vertice per cercare di convincere altri Paesi a unirsi alla coalizione a favore di una moratoria sulle attività estrattive in alto mare, che attualmente comprende solo 33 Paesi. Un'espansione di questa alleanza invierebbe un segnale al presidente statunitense Donald Trump, che ha deciso unilateralmente di autorizzare questa pratica nelle acque internazionali del Pacifico. 

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Agi.it

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