Al museo Galata la mostra della scultrice canadese Louise Durocher, inaugurazione il 7 agosto

  • Postato il 31 luglio 2025
  • Copertina
  • Di Genova24
  • 2 Visualizzazioni
Generico luglio 2025

Genova. Il Galata Museo del Mare di Genova ospita la mostra personale dell’artista canadese Louise Durocher, intitolata Sulle onde in cerca della libertà, curata da Luciano Caprile.

L’inaugurazione, ad ingresso libero, si terrà giovedì 7 agosto 2025 alle ore 18:00, alla presenza dell’artista, del curatore, di Maurizio Daccà, presidente dell’Associazione promotori Musei del Mare e di Giorgia Barzetti, staff scientifico del MuMa. La mostra sarà visitabile con il biglietto d’ingresso al museo fino al 29 agosto 2025 presso la Galleria delle Esposizioni.

Attraverso una selezione di opere realizzate tra il 2019 e il 2024, Louise Durocher invita il pubblico a intraprendere un viaggio scultoreo che si concretizza nei raffinati marmi di Carrara e nei graniti neri dello Zimbabwe. La mostra presenta dieci sculture di piccole e medie dimensioni, scolpite in marmo italiano e granito africano, esposte su piedistalli distanziati per consentire una fruizione immersiva e tridimensionale. Tutte le opere riflettono e approfondiscono il legame profondo e simbolico tra l’essere umano e il mare.

Le opere – tra cui La Vague Noire, La Barca, Hope, Envol, Surf, Fond de Mer, Primo Volo e Abbraccio – non rappresentano frammenti di oceano, ma il mare nella sua interezza emotiva, offrendosi come specchio del nostro stesso cammino esistenziale. Il percorso espositivo, scandito da pareti nere, culmina in un video finale che rivela il volto e le parole dell’artista.

Chi è Louise Durocher

Nata a Montréal (Canada), Louise Durocher scolpisce la sua prima opera a undici anni. Dopo aver studiato Belle Arti alla Concordia University, intraprende un percorso architettonico tra Seattle e Parigi, conseguendo un Master in Architettura all’Università di Washington. Vive e lavora tra Seattle e Querceta (Lucca), presso lo Studio di Scultura Giorgio Angeli. Ha esposto in Armenia, Canada, Francia, Italia, Giappone e Stati Uniti. Le sue opere sono presenti in collezioni private in America, Europa e Giappone.
Il catalogo della mostra, pubblicato da AW Books, offre testi critici di Luciano Caprile ed è arricchito da immagini fotografiche delle opere a cura di Christopher Scarborough e Nicola Gnesi.

Il commento critico di Luciano Caprile

Nel suo saggio, Caprile evidenzia come le sculture di Durocher non siano semplici rappresentazioni marine, ma autentiche “forme di mare compiuto”, capaci di evocare emozioni profonde e personali. Ogni opera – da Ensemble a Hope – viene interpretata come tappa di un percorso poetico ed esistenziale, in cui la materia scolpita assume il ruolo di guida interiore.
L’onda, elemento ricorrente, diventa il simbolo di un movimento vitale e trasformativo. Le superfici levigate e i flussi sinuosi si traducono in gesti plastici che non mirano al possesso ma alla restituzione di una verità più profonda. “Nel nostro caso – scrive Caprile – libertà equivale a verità e viceversa”. Lo spettatore, avvolto da pareti scure, è chiamato a comporre il proprio itinerario emotivo, scoprendo nel percorso espositivo un riflesso di sé stesso.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti