Al liceo Malpighi di Roma gli studenti festeggiano la fine dell’anno col saluto fascista. La preside: “Abbassato il voto in condotta”

  • Postato il 17 giugno 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Durante i festeggiamenti di fine anno scolastico, 31 maturandi del liceo Malpighi di Roma hanno inscenato un gesto che ha scatenato polemiche: si sono tolti la maglietta, hanno srotolato uno striscione dai caratteri riconducibili all’estetica fascista e hanno posato alzando il braccio nel saluto romano. Le ragazze presenti, pur partecipando alla scena, non hanno compiuto il gesto. La foto è diventata virale nel giro di poche ore. La dirigente scolastica Paola Virogoso ha reagito con fermezza, riaprendo gli scrutini e abbassando il voto di condotta a tutti i partecipanti, sottolineando il valore educativo del gesto: “Il voto di condotta oggi ha un peso specifico. È stata una bravata, ma serviva un segnale chiaro a difesa dei valori della Costituzione”.

Il corpo docente ha espresso “ferma indignazione”, firmando un documento in cui si parla di “richiami a ideologie che hanno calpestato la dignità umana”. Alcuni genitori hanno criticato l’assenza di una presa di posizione pubblica più netta e hanno chiesto la revoca dei crediti scolastici. L’episodio ha riacceso un dibattito mai sopito sul ruolo della scuola nella trasmissione dei valori democratici.

Riferimenti legali e precedenti simili

Il saluto romano, in Italia, non è automaticamente sanzionabile, ma può diventarlo se compiuto con finalità politiche o eversive, come stabilito dalla giurisprudenza. La legge Scelba, approvata nel 1952, vieta la ricostituzione del partito fascista e punisce l’apologia del fascismo, incluso l’uso di simboli o gesti se usati per propaganda. In questi casi, è prevista una pena fino a due anni di reclusione.

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Blitz

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