Ajax-Inter, Thuram e la vecchia guardia portano Chivu fuori dalla crisi
- Postato il 18 settembre 2025
- Di Panorama
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L’uomo più discusso ha salvato l’uomo che rischiava di diventarlo. Con due colpi di testa, assestati al momento giusto e che valgono per l’Inter un debutto con vittoria in Champions League come non accadeva dal 2019. Non una rarità, insomma, ma nemmeno una consuetudine e per questo il successo sul campo dell’Ajax deve essere apprezzato dal mondo nerazzurro. L’effetto della doppietta di Marcus Thuram, però, va oltre la semplice contabilità di un girone lungo che si chiuderà nel cuore dell’inverno: Chivu era volato ad Amsterdam con gli occhi e i fucili di tutti puntati addosso ed è tornato a casa più saldo nelle sue convinzioni.
La notte europea, dunque, ha portato bene all’Inter cancellando almeno per qualche giorno l’onda lunga del ko di Torino contro la Juventus che a sua volta veniva dopo il crollo casalingo con l’Udinese. Alla squadra e al suo tecnico serviva prima di tutto alleggerire la pressione e l’obiettivo è stato raggiunto. Il modo lascia sperare, anche se la prestazione tecnica e tattica è stata meno rotonda e completa di quella dello Stadium dove, però, le distrazioni difensive aveva causato la rimonta finale subita.
Inter, cosa ha funzionato nella notte contro l’Ajax
Ad Amsterdam ha funzionato prima di tutto il livello d’attenzione messo dentro la partita. Solo in pochi momenti l’Inter ha subito il pressing dell’Ajax perdendo un po’ le misure, ma quando è successo i nerazzurri non si sono fatti prendere dall’ansia e si sono compattati davanti all’area di rigore di Sommer. Il quale, altro osservato speciale della vigilia, ha avuto un’unica chance per riscattarsi e l’ha colta al volo. Ha avuto ragione Chivu a confermalo nonostante le critiche: le gerarche nel ruolo sono definite e da qui in poi il tecnico romeno ha anche accumulato un discreto credito nei confronti dello spogliatoio. Per la serie: “Decido io e non mi faccio imporre nulla da fuori”.
Per Marcus Thuram è sufficiente citare i numeri: doppietta al debutto stagionale in Champions League che segue la rete segnata a Torino contro la Juventus e gli altri due centri con il Torino. Fanno 5 reti in 334 minuti, il lungo periodo d’assenza dalla marcatura nella seconda parte della scorsa stagione può considerarsi messo alle spalle. Bene anche Pio Esposito, esordio assoluto nell’Europa che conta. La sensazione è che sia fisicamente pronto per stare nel calcio dei grandi e che anche tatticamente stia bruciando le tappe, notizia che renderà felice pure il ct Gattuso.
Inter, cosa migliorare dopo la vittoria con l’Ajax
Ovviamente non tutto è filato liscio ad Amsterdam. La fluidità della manovra non è la stessa che era capace di mettere in campo l’Inter di Simone Inzaghi ed è fisiologico sia così, considerato che quella veniva da un ciclo di quattro anni vissuti insieme e questa è soltanto all’alba del giorno nuovo. Cantiere aperto, insomma, e Chivu ha necessità di puntellarlo abbastanza in fretta perché l’avvio di campionato lo costringe a rincorrere senza più passi falsi.
Altra notazione: anche contro l’Ajax, Pio Esposito e Akanji a parte, in campo sono andati i veterani con i frutti del mercato seduti in panchina ad osservare. E’ naturale che il tecnico romeno abbia fatto ricorso all’usato sicuro nel momento della difficoltà massima ma è altrettanto naturale pensare che prima o poi debba inserire i ragazzi su cui la società ha investito un centinaio di milioni di euro. E’ anche una delle ragioni per cui è stato chiamato nel laboratorio di Appiano Gentile, superata l’emergenza arriverà il momento di applicarsi sul tema.