Aiuta anziana caduta dalle scale mobili in aeroporto: dottoressa perde il volo ed è costretta a pagare 500 euro
- Postato il 25 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Una dottoressa britannica, in volo dall’aeroporto Stansted di Londra all’aeroporto d’Abruzzo di Pescara, ha prestato soccorso a un’anziana in difficoltà ma si è vista addebitare tutti i costi legati alla perdita del suo volo Ryanair, oltre ad altre spese impreviste. La vicenda è stata resa nota tramite una lettera pubblicata sulla rubrica “Consumer Champions” del Guardian. La donna, poco prima di raggiungere il gate, ha notato un’anziana caduta da una scala mobile. Da medico, le si è avvicinata per prestare soccorso.
Secondo quanto raccontato, la passeggera ha riportato una frattura al polso, alcune ferite profonde e perfino un trauma cranico. La donna ha così dovuto fermare l’emorragia fino all’arrivo del personale dell’aeroporto e dei paramedici. In quei minuti, durante i quali si è prodigata per soccorrere l’anziana, la dottoressa ha ripetutamente sollecitato il personale affinché avvisasse il gate del suo ritardo per l’emergenza medica in corso. Giunta finalmente al gate, 15 minuti prima della partenza del volo, la donna è rimasta molto sorpresa nel vedere l’imbarco chiuso. Alla fine, non le hanno permesso di salire a bordo.
Cambio volo e spese aggiuntive
La dottoressa ha così dovuto prenotare il primo volo disponibile, diretto a Roma anziché a Pescara. Ha poi raccontato di aver atteso quasi sei ore in aeroporto con il suo bambino piccolo prima di poter partire. A quel punto, però, i costi erano saliti e alcuni pagamenti erano stati fatti a vuoto, come per esempio l’auto a noleggio che aveva acquistato prevedendo il suo arrivo a Pescara. La dottoressa, infatti, è stata costretta a sborsare 240 euro per il noleggio di un’altra auto all’aeroporto di Roma. A questa somma si aggiungono 144 euro per una notte in hotel a Roma e anche la tariffa di 113 euro che ha dovuto pagare a Ryanair per il cambio volo. È stata proprio quest’ultima spesa a convincere la donna a scrivere una lettera al Guardian.

Ryanair, chiamata a rispondere di questa decisione dalla rubrica del quotidiano inglese, ha ribadito che secondo le proprie regole è responsabilità di ogni passeggero presentarsi al gate almeno 30 minuti prima della partenza prevista. Infine, la compagnia ha spiegato che nel caso della dottoressa “la viaggiatrice non si è presentata al gate prima della chiusura”, ricordando che 154 altri passeggeri sono riusciti a imbarcarsi in tempo sullo stesso volo. Il Guardian ha poi chiesto alla compagnia di riconsiderare il caso dalla prospettiva di un gesto di “buona volontà”. Dopo la richiesta, Ryanair ha rilasciato solo una risposta formale, di fatto respingendo l’ipotesi di un rimborso. “Il tuo sacrificio ti ha praticamente lasciata senza soldi. Ero sicura che Ryanair avrebbe ricambiato il tuo senso civico rimborsandoti la penale di 100 sterline come gesto di buona volontà. Ero ingenua”, ha scritto la giornalista Anna Tims nell’articolo del Guardian.
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