Aitana Bonmatí, chi è la vincitrice del Pallone d'Oro 2025: di nuovo la centrocampista del Barcellona, più forte della meningite

  • Postato il 23 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Come in uno specchio, il calcio si riflette nelle sue campionesse e nei suoi campioni. Così è anche per chi segue e ammira la qualità che Aitana Bonmatí riesce a spendere sul campo di gioco e che le ha consentito di ribadire la sua superiorità anche nella classifica del Pallone d’Oro femminile come miglior calciatrice professionista per il terzo anno consecutivo, come se vi fossero poi dubbi.

Dopo l’era Alexia Putellas, premiata nelle precedenti due edizioni, c’è quella di Aitana che si prepara a stabilire un primato che, per quanto riguarda il calcio femminile, sarà e rimarrà emblematico della crescita del movimento. Il Barcellona comanda, ha vinto la Liga e piazza ben quattro calciatrici nelle prime dieci posizioni pur avendo ceduto in Europa.

Pallone d’Oro femminile 2025: triplete Aitana Bonmatì

Aitana Bonmatí è la stella della squadra catalana, già eletta miglior giocatrice del Mondiale con la Nazionale spagnola e giocatrice europea dell’anno anche secondo la UEFA. Inoltre la spagnola, che si è aggiudicata il premio anche nel 2023 e nel 2024, ha vinto il triplete nazionale con il Barcellona e ha giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento della finale di Women’s Champions League, persa 1-0 contro l’Arsenal, miglior club femminile.

Bonmatí è stata anche protagonista nel cammino della sua nazionale verso la finale di Women’s EURO 2025, segnando anche il gol nei tempi supplementari che ha garantito alla Spagna la vittoria in semifinale e la possibilità di giocarsi il titolo, agguantando, poi, dall’Inghilterra ai rigori.

Un risultato per nulla scontato, considerato che alla vigilia del torneo europeo è stata ricoverata per una meningite virale. “Grazie a tutti per i messaggi e grazie a chi mi ha aiutato negli ultimi giorni. Fortunatamente sta andando tutto bene. Spero di tornare presto. Grazie a tutti, mi sono sentita vicino a voi”, aveva scritto su Instagram durante i giorni della sua degenza ospedaliera. Aitana è stata più forte anche di questo problema.

Chi è Bonmatì

Allevata calcisticamente nella cantera del club catalano, che ha fatto del vivaio il suo punto di forza anche sul versante maschile, la centrocampista classe ha esordito in prima squadra nel lontano 2016 ma giungendo a una vera consacrazione anni e stagioni dopo.

La giocatrice di Sant Pere de Ribas ha archiviato un risultato strepitoso dietro l’altro: nel Barcellona, in Champions League, Liga, Coppa del Mondo con la Spagna, finalissima Europei proclamata anche migliore giocatrice. Con il Barcellona ha sempre vinto, nonostante qualche scossone compreso il cambio in panchina e l’ingresso lo scorso anno di Pere Romeu. Poco conta. La sua parte la sa fare, e bene, comunque.

Nella Nazionale spagnola, al centro delle polemiche per il caso Rubiales, è ed è sempre stata un pilastro avendo risposto fin dal 2013 alle convocazioni e dimostrando di rimanere tale anche nei passaggi dalle giovanili a quella maggiore. Pep Guardiola l’ha paragonata ad Andrés Iniesta, un calciatore che era noto per la sua eccezionale abilità tecnica e la sua capacità fuori dal comune di capire in anticipo lo svolgimento del gioco.

Il discorso e i ringraziamenti

Le prime parole di Aitana, con il terzo premio tra le mani nel suo personale triplete al Théâtre du Châtelet di Parigi, sono sempre toccanti, sentite anche per il periodo non semplice affrontato dalla centrocampista del Barcellona reduce anche da una meningite e prima donna a vincere per tre volte il riconoscimento.

“E’ il terzo premio che ricevo, che poteva essere per ognuna di voi, quindi se potessi condividerlo lo farei. Ricevere il premio da Iniesta, uno dei miei idoli come Xavi, è un onore immenso. Grazie peer tutto ciò che mi ha donato il calcio”, le dichiarazioni di apertura. La dedica, come sempre ai suoi cari e al Barcellona. “Lo dedico al Barca, al mio club, grazie per essere il club della mia vita. Non dimentico da dove arrivo, i miei genitori, la mia famiglia, i miei amici, a loro che mi ricordano dove sono e chi sono”, ha aggiunto.

Aitana Bonmatì durante il suo discorso

Bonmatí e l’esordio nelle nazionali giovanili

Aitana Bonmatí venne convocata, per la prima volta, dal tecnico Jorge Vilda debuttando il 2 ottobre 2013 nella partita vinta 8 a 0 contro la Romania in occasione della fase élite agli Europei di categoria di Inghilterra 2014. Corre l’anno 2015 quando Vilda la volle inserire in rosa nell’Under-19 in procinto di affrontare le qualificazioni agli Europei di Slovacchia 2016.

Bonmatí fece il suo debutto nel torneo il 5 aprile 2016, nella fase élite, in occasione dell’incontro vinto per 3-0 sull’Italia. Superata agevolmente le eliminatorie approda alla fase finale, condividendo con le compagne la finale del 31 luglio 2016 all’NTC Senec di Senec persa 2-1 con le avversarie della Francia e, grazie a questo risultato, garantendosi l’accesso al Mondiale Under-20 di Papua Nuova Guinea 2016.

Sempre in rosa con l’Under-19, Bonmatí ha preso parte anche agli Europei di Irlanda del Nord 2017, togliendosi la soddisfazione – chiusa la fase eliminatoria – di scendere in campo sia nella semifinale del 17 agosto 2017, vinta 3-2 con i Paesi Bassi, sia nella finale con la Francia del 20 agosto condividendo con le compagne il suo primo titolo europeo Under-19 e il secondo per la Spagna. Un dato sulle sue prestazioni in Nazionale: nei soli tornei UEFA, realizza 6 reti su 15 presenze.

Al Mondiale U-20 di Francia 2018, l’allenatore Pedro López inserisce Bonmatí in rosa per il suo secondo mondiale di categoria: fu un buon torneo anche quello, anche se rimase in panchina nella finale persa per 3-1 con il Giappone, al suo primo titolo mondiale U-20.

La convocazione per la Nazionale maggiore

Invitata al raduno della nazionale maggiore nel corso del 2017, è sempre Vilda a credere in lei diventato ct: Aimana è nella formazione che disputa le qualificazioni al Mondiale di Francia 2019, dove esordì il 28 novembre 2017 nell’incontro vinto per 4-0 sulle avversarie dell’Austria. Da lì è storia, anche per la rappresentativa iberica.

Dopo essere stata una delle 15 firmatarie della lettera di protesta, inviata via email, proprio contro l’allenatore che l’aveva lanciata, ritenuto dopo sette anni alla guida tecnica inadeguato ma sostenuto dalla federazione.

Nel 2023 venne convocata per il vittorioso Mondiale disputato in Australia e Nuova Zelanda, manifestazione in cui mette a segno 3 gol e scende in campo da titolare anche nella finale, vinta 1-0 sull’Inghilterra e che segnò anche la fine dell’era Rubiales per lo scandalo del bacio a Hermoso. Un contraccolpo violento, per il calcio femminile, ma che non ha compromesso Aitana. Pochi mesi fa la finalissima contro l’Inghilterra a Euro2025, che ha vinto ai rigori segnando una doppia sconfitta (i Nazionale e di club) che però non ha inciso affatto sulla decisione finale: è sempre lei la migliore.

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Virgilio.it

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