Air India, errore nell’identificazione delle vittime del disastro aereo. Familiari britannici: “Stiamo ricevendo i corpi sbagliati”
- Postato il 24 luglio 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Pare davvero non esserci pace per i familiari delle vittime del disastro aereo dell’Air India dello scorso 12 giugno. Secondo quanto rivelato dal Daily Mail, i familiari britannici delle vittime starebbero ricevendo le salme sbagliate. Per il quotidiano inglese, infatti, ci sarebbe stato un errore nell’identificazione dei corpi dei passeggeri che hanno perso la vita nello schianto, costringendo le famiglie a rinviare i funerali.
L’errore nell’identificazione
Come rivelato dal Daily Mail, gli errori sono emersi solo quando la dottoressa Fiona Wilcox, medico legale della zona ovest di Londra, ha cercato di verificare l’identità dei britannici rimpatriati confrontando il loro DNA con i campioni forniti dalle famiglie. Nella giornata di ieri è stata avviata un’inchiesta di alto livello su questo scandalo. Si prevede, inoltre, che il primo ministro Keir Starmer esprimerà le sue preoccupazioni su questa delicata questione al suo omologo indiano Narendra Modi.
Al momento sono emersi due casi di identità sbagliata, ma si teme che possano essere stati commessi altri errori simili, lasciando le famiglie in un clima di assoluta e preoccupante incertezza. Delle 261 persone decedute nel tragico incidente aereo, 52 sono cittadini britannici. L’avvocato aeronautico James Healy-Pratt, che rappresenta molte famiglie britanniche, afferma che i resti di almeno 12 persone sono stati rimpatriati. Healy-Pratt è stato incaricato di scoprire tutti i fatti dietro l’incidente, causato, secondo un rapporto preliminare, dall’interruzione intenzionale o accidentale del rifornimento di carburante del Dreamliner.

L’avvocato, però, sta anche indagando sul fallito processo di identificazione: “Ho trascorso l’ultimo mese nelle case di queste famiglie e la prima cosa che vogliono è riavere indietro i loro cari. Ma alcuni di loro hanno ricevuto i resti sbagliati e sono chiaramente sconvolti. La situazione va avanti da un paio di settimane e penso che queste famiglie meritino una spiegazione”, ha rivelato Healy-Pratt al Daily Mail.
L’avvocato, con un compito tutt’altro che semplice, sta cercando di stabilire l’esatta sequenza degli eventi del processo di recupero e identificazione, a partire da quando i corpi sono stati estratti dai rottami dell’aereo fino al loro arrivo in Gran Bretagna. Le famiglie britanniche in lutto si sono indignate per la disorganizzata operazione di terra, riconoscendo inoltre il rischio di errori di identificazione. Un parente, per esempio, ha criticato la “mancanza di trasparenza e controllo nell’identificazione e nella gestione delle salme”. L’operazione di recupero dei resti dei passeggeri è stata avviata subito dopo lo schianto dell’aereo. È stata condotta da squadre di recupero locali provenienti dalla polizia e dai vigili del fuoco di Ahmedabad, e dalla forza di risposta alle calamità naturali dello Stato.
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