Ai Mondiali di Tokyo è Gout Gout la nuova star della velocità: per Jacobs malinconico ritorno tra mille dubbi
- Postato il 12 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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La pista è la stessa, è Marcell Jacobs che non sembra essere più lui. Del resto, quattro anni sono un’eternità nello sport, soprattutto per chi corre veloce come nell’atletica, in particolare nei 100 e nei 200 metri. Nel 2021 lo sprinter di Desenzano incantava il mondo, vincendo l’oro dei 100 un quarto d’ora dopo lo storico exploit di Gimbo Tamberi nel salto in alto. Pochi giorni dopo avrebbe concesso il bis con la staffetta, guidando un altro magnifico trionfo. Oggi il ritorno a Tokyo è malinconico. Le star più attese dei Mondiali di atletica sono altre. Gout Gout, ad esempio, l’enfant prodige australiano – di origini sud sudanesi – che tutti paragonano a Usain Bolt. Compreso Bolt.
- Jacobs: Reider bloccato in Cina, arriva la moglie Nicole
- Marcell ai Mondiali: sabato debutta nei quarti dei 100
- Le certezze di Gout Gout: "Far meglio di Bolt alla mia età"
- Il giovane fenomeno australiano punta in alto nei 200
Jacobs: Reider bloccato in Cina, arriva la moglie Nicole
Sono tanti i dubbi che accompagnano Jacobs, che quest’anno ha gareggiato poco e male, vittima di acciacchi e piccoli infortuni a getto continuo. Una serie di problematiche che a un certo punto hanno messo a rischio la stessa partecipazione ai Mondiali: preoccupazioni spazzate via da un consulto a Monaco dal dottor Wohlfahrt, cui ha fatto seguito una veloce full immersion di una settimana – neanche: sei giorni – a Pechino sotto l’egida del redivivo Rana Reider. A proposito: il coach in Giappone non può entrare, segue Marcello attraverso video ed e-mail. Al suo fianco, invece, la moglie – e prima tifosa – Nicole Daza.
Marcell ai Mondiali: sabato debutta nei quarti dei 100
Il via all’avventura iridata di Jacobs è fissato per le 13.35 italiane di sabato, quando sono in programma i quarti di finale dei 100. L’azzurro, come altri big, è esentato – almeno questo – dalla disputa del primo turno. Domenica si corrono invece in successione semifinali (13.43) e finale (15.13). L’obiettivo è arrivare fino in fondo, provarci con uno scatto d’orgoglio, con un sussulto di tenacia e speranza. In fondo, anche alle Olimpiadi pochi credevano in Marcell: ha chiuso quinto, non lontano dal podio. Una medaglia ai mondiali indoor è l’unica soddisfazione che gli manca: ci proverà con tutte le sue forze, a livello individuale e in staffetta. Tra mille punti interrogativi, forse anche di più.
Le certezze di Gout Gout: “Far meglio di Bolt alla mia età”
Solo certezze, invece, accompagnano Gout Gout. “È simile a me da giovane”, l’investitura di Usain Bolt. “Essere paragonato a Usain è fantastico. Ma io sono Gout Gout, non il nuovo Bolt. Voglio riuscire a rendere il mio nome grande quanto il suo”, la risposta diplomatica a Il Giornale del giovane fenomeno dei 200 (19”84 ventoso il suo personale ad appena 17 anni), che nella stessa chiacchierata ha pure chiarito la pronuncia corretta: “Gau Gau”. Le ambizioni a Tokyo? “Raggiungere la finale dei 200 metri. Alla mia età non c’è riuscito nemmeno Usain”. E a giudicare dalla pressione che lo accompagna, se lo augurano in tanti.
Il giovane fenomeno australiano punta in alto nei 200
“L’obiettivo finale della mia carriera è vincere l’oro olimpico nel 2032. Saremo a Brisbane, a mezz’ora di macchina dalla mia città natale Ipswich, nel Queensland. Avrò 24 anni e quello è il momento giusto”, è la tabella di marcia del giovane campione, che tuttavia strizza pure l’occhio ai Giochi del 2028: “Sì, non vedo l’ora. Casa o non casa, punto sempre a vincere. E poi negli Stati Uniti sono già stato. Mi sono allenato per un periodo in Florida con Noah Lyles, quasi un fratello per me”. Un altro lo ha battuto a livello cronometrico, il grande Peter Norman: ” Quando le sue figlie sono venute a farmi i complimenti è stato un momento in cui il cerchio si è chiuso”.