Aggressione fascista a Sestri Ponente, il sindacalista ritira la denuncia: “Troppa pressione emotiva”

  • Postato il 17 aprile 2025
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Presidio antifascista Sestri ponente dopo aggressione sindacalista Cgil

Genova. Il sindacalista della Fillea Cgil che ha dichiarato di aver subito un’aggressione di matrice fascista martedì 15 aprile ha deciso di ritirare la denuncia.

Ad annunciarlo sono state Cgil Genova e Liguria e Fillea Genova e Liguria, che hanno sottolineato che l’uomo, Fabiano Mura,  ha comunque confermato tutti i fatti: “La forte pressione emotiva alla quale si è sentito sottoposto in queste ore lo ha indotto ad arrivare a questa decisione che va rispettata. Tuttavia la Cgil ritiene che non vadano interrotte le indagini che devono far completa luce su quanto accaduto con l’obiettivo di fare chiarezza su un episodio di estrema gravità”.

La notizia arriva nel giorno in cui è stato reso noto che alcune dichiarazioni del sindacalista presenterebbero delle incongruenze, rilevate dalla Digos nel corso delle indagini scattate subito dopo la denuncia presentata alla polizia. Gli investigatori hanno passato al setaccio tutte le telecamere di sorveglianza della zona, visionandole una a una per un arco temporale di diverse ore. Dalla visione dei filmati di quelle dell’area in cui sarebbe avvenuta l’aggressione e di quelle dove l’auto del sindacalista era parcheggiata martedì mattina non sono emersi dettaglio in grado di corroborare il suo racconto.

L’uomo ha riferito di essere uscito di casa martedì mattina per prendere l’auto in dotazione dal sindacato (di cui ha indicato modello e targa) intorno alle 7.15. Ha detto di aver affisso alcuni volantini pro referendum sulle fiancate dell’auto e spiegato che, mentre viaggiava in viale Canepa, a Sestri Ponente, aveva notato un’altra auto che lo seguiva. Dopo un po’, insospettito, avrebbe fermato l’auto all’altezza della Costa di Sestri, e dall’auto bianca sarebbero scesi due uomini che l’avrebbero aggredito. Prima gli sputi e poi un colpo al costato, dopo aver fatto il saluto romano e avergli urlato “comunista di m….a”. Accompagnato al pronto soccorso del Villa Scassi, era stato visitato e dimesso con cinque giorni di prognosi.

Come emerso nelle scorse ore, però, dall’analisi dei filmati delle telecamere risulta che martedì mattina il sindacalista non sia uscito da casa alle 7.15, ma mezz’ora dopo, e non da solo ma in compagnia di alcuni familiari. Poi alle 8 si è diretto alla sede della Cgil in via San Giovanni D’Acri e più tardi al pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi. Prima di quell’ora e dalla sera precedente l’auto risulta essere sempre rimasta parcheggiata vicino a casa sua.

Nella mattinata di martedì era stato un comunicato della Cgil di Genova a denunciare l’aggressione, suscitando indignazione e allarme per la gravità del fatto, con eco anche a livello nazionale e reazioni politiche di condanna bipartisan. Nel pomeriggio era stato organizzato un presidio molto partecipato a Sestri Ponente e mercoledì 15 aprile, la Cgil era stata ricevuta in Prefettura.

Autore
Genova24

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