Aggressione dell’Epifania a Serra, ecco i nomi dei giovani arrestati

  • Postato il 14 maggio 2025
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Aggressione dell’Epifania a Serra, ecco i nomi dei giovani arrestati

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Emergono nuovi particolari dall’indagine sull’aggressione avvenuta la sera dell’Epifania a Serra San Bruno che ha portato all’arresto di sette giovani del luogo. “A Serra comando io” avrebbe affermato uno dei principali arrestati


VIBO VALENTIA – Emergono nuovi particolari dalla vicenda che ha visto l’arresto di sette giovani di Serra e Spadola per l’aggressione avvenuta la sera dell’Epifania nella città della Certosa. A finire in carcere su disposizione del gip Maiorana, in accoglimento pieno della richiesta avanzata dal procuratore capo Camillo Falvo e del sostituto Eugenia Belmonte, sono stati Bruno Vallelunga, 18 anni; Domenico Mazza, 21 anni; Nazzareno Randò, 20 anni; Giuseppe Tassone, 22 anni; Antonio Crispo, 22 anni; Nazzareno Randò, 28 anni; Marco Randò, 25 anni; questi ultimi due di Spadola mentre tutti gli altri di Serra San Bruno.

La vicenda ha avuto un prologo qualche giorno prima di capodanno quando i titolari dell’associazione Fodi’s, impegnata nell’organizzazione dell’evento e di quello successivo dell’Epifania, avevano discusso circa la presenza di un gruppo di ragazzi della zona soliti partecipare agli eventi privati senza però elargire le somme dovute e di usufruire gratuitamente delle consumazioni, dietro costante minaccia di violente aggressioni e danneggiamenti in caso di rifiuto.

I FESTEGGIAMENTI DI CAPODANNO

Ed infatti questa eventualità si verificò pochi giorni dopo quando uno degli organizzatori avrebbe ricevuto un messaggio minaccioso su whatsapp di Bruno Vallelunga: Ah Fodi… vedi che se vengo io non pago… lo sai già, sì? Perché se poi mi fai pagare… io pago e poi la succede un mattatoio come tutti gli anni… se invece tu non ci fai pagare… noi stiamo belli ordinati”; “Ah compà… certo che veniamo… io e tutta la banda mia”. Vallelunga avrebbe inoltre appreso della natura della riunione dei membri della Fodi e quindi della sua sgradita presenza e pertanto presenza secondo alcuni suoi congiunti “stava pianificando un ‘azione violenta e dimostrativa”.

Ai festeggiamenti di Capodanno però Vallelunga non avrebbe preso parte, tuttavia erano presenti  alcuni congiunti e amici identificati dalla polizia come componenti della sua banda. La serata però era stata comunque movimentata, culminata col litigio tra Domenico Mazza e un ragazzo che dopo averlo “minacciato di morte avrebbe chiesto a uno degli organizzatori dell’evento di accompagnarlo presso un terreno in uso allo stesso per prelevare una pistola da utilizzare per uccidere il rivale”. Pistola però non ritrovata nella successiva perquisizione domiciliare degli agenti.

L’AGGRESSIONE LA SERA DELL’EPIFANIA A SERRA SAN BRUNO

E siamo ai festeggiamenti dell’epifania in cui avvenne l’aggressione. L’inferno scattò intorno alle 3.30  quando prima Antonio Crispo avrebbe preteso di accedere all’interno dell’area riservata allo Staff e successivamente Bruno Vallelunga, in compagnia di altri soggetti che farebbero parte del suo gruppo (tra questi figuravano gli arrestati Nazzareno Randò, Giuseppe Tassone, Domenico Mazza, Antonio Crispo) avrebbe organizzato un’aggressione facendo irruzione all’interno della sala riservata allo staff iniziando ad aggredire violentemente chiunque fosse presente.

A farne le spese maggiori sarebbero stati Giovanni Spatula, Lautaro Ariel Turletto e Maxim Derev Yanko: il primo aveva riportato la frattura del naso, la tumefazione dei tessuti molli extra cranici in regione periorbitaria sinistra, trauma regione frontale sinistra e periorbitaria sinistra con presenza di tumefazione ed ecchimosi regione oculare sinistra, con una prognosi di 20 giorni; Turletto aveva riportato una algia rachide dorsale e lombare, regione costale, algia regione cranica all’occhio sinistro con presenza di lividi multipli ed ecchimosi, con una prognosi di 10 giorni; a Yanko una contusione colonna cervico-dorsale, alla spalla sinistra e agli arti inferiori con prognosi di 3 giorni.

UNA VIOLENZA INAUDITA: “A SERRA COMANDO IO”

La violenza inaudita dell’aggressione è testimoniata dalle dichiarazioni rese agli investigatori da parte dei testimoni oculari: Turletto e Spatula presi di mira da circa 5 dei soggetti appartenenti alla “banda” e due di questi avrebbero tenuto fermo Turetto, mentre altri tre continuavano a colpirlo violentemente con calci e pugni in tutte le parti del corpo; nessuno degli aggrediti aveva avuto disguidi con il gruppo, solo Spatula era intervenuto inizialmente per calmare Crispo che pretendeva di entrare all’interno dell’Area Staff senza averne diritto e questo sarebbe stato il motivo scatenante l’aggressione.

Una volta terminato il pestaggio, tutti gli appartenenti alla “banda” avevano abbandonato il dal locale per intrattenersi all’esterno e qui Vallelunga, con tono alterato e minaccioso, si sarebbe rivolto verso uno degli organizzatori il padre di quest’ultimo affermando: “Fodi, a Serra comando io”.

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