Aggressione all’autogrill di Lainate: 4 indagati. Tra loro il turista francese per lesioni aggravate dall’odio razziale
- Postato il 5 agosto 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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C’è anche lo stesso turista francese, che aveva denunciato di aver subito un’aggressione antisemita, tra i quattro indagati per la vicenda avvenuta domenica 27 luglio all’autogrill di Lainate. Il 52enne Elie Sultan, di religione ebraica, è accusato di lesioni aggravate dall’odio razziale, mentre gli altri tre – tutti di origine palestinese – devono rispondere di percosse, sempre aggravate dall’odio razziale.
La denuncia del turista – Tutto parte dalla denuncia del francese che ha dichiarato di essere stato insultato e aggredito da un gruppo di avventori dell’autogrill, alla presenza del figlio di sei anni, per il solo fatto di essere ebreo e perché entrambi indossavano la kippah. Un racconto, con tanto di video degli insulti girato dallo stesso 52enne, che ha provocato la condanna bipartisan della politica che ha definito la vicenda come un “grave episodio di antisemitismo”.
La querela degli altri – Poco dopo, però, è arrivata – come raccontato da ilfattoquotidiano.it – la versione di altri otto protagonisti dell’alterco avvenuto all’autogrill, che a loro volta hanno presentato una querela alla procura di Milano. Secondo quanto da loro affermato, sarebbe stato proprio il francese a iniziare a insultare il gruppo (apostrofandoli con frasi come “Figli di puttana palestinesi” e “Terroristi“) probabilmente perché li ha sentiti parlare in arabo (sono italiani di origini palestinesi) o perchè aveva notato che alcune donne “indossavano dei ciondoli raffiguranti la cartina geografica palestinese“. Non solo. Lo stesso avrebbe poi dato “una testata” a un giovane e scagliato “un pugno al volto” al fratello dello stesso dopo che loro avevano chiesto di cancellare il video. La colluttazione sarebbe avvenuta al piano inferiore, fuori dai bagni. A conferma avevano anche prodotto il referto del pronto soccorso dove “sono state diagnosticate trauma cranico e contusioni da percosse”. Il francese – che per primo aveva denunciato l’aggressione – invece non aveva alcun un referto. Proprio per questo lui è indagato per lesioni aggravate dall’odio razziale mentre gli altri tre per percosse.
Come spiegava l’avvocato Federico Battistini “il noto video raffigura una minima parte di quanto accaduto ed è stato strumentalizzato per lamentare presunte condotte antisemite che in realtà di antisemita non hanno proprio nulla e per fomentare un clima di odio che costituisce un serio pericolo per la incolumità degli individui da me patrocinati”.
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