Aggressione a Cairo, Cub Trasporti di TPL Linea: “A rischio la vita dei lavoratori, subito misure per la sicurezza”
- Postato il 18 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Cairo M. “Nell’arco di pochi giorni un autobus a fuoco completamente distrutto, un tamponamento con uno scuolabus, un collega accoltellato. Sappiamo che troverete mille scuse, anzi, cercherete di scaricare sui lavoratori la colpa di quanto avvenuto, ma sappiamo anche che la legge affida al datore di lavoro il compito di tutelare la salute, la sicurezza, e la vita dei propri dipendenti. Per cui la responsabilità è interamente vostra”.
Parole che arrivano dal Collettivo Cub Trasporti Tpl Linea, in una lettera aperta all’azienda dopo l’aggressione subita questa mattina da un’autista a Cairo Montenotte.
“Noi siamo pagati per guidare un autobus e trasportare persone, non per rischiare la vita quotidianamente per colpa di un invasato che riesce a colpirci o per colpa della insufficiente manutenzione. Non ci interessa se un autobus quando è stato acquistato era privo di paratie intorno al posto guida: se servono ce le dovete mettere. Non ci interessa se l’autobus è vecchio e ritenete non conveniente sostituire l’impianto frenante: se questo non funziona come si deve l’autobus deve essere fermato”.
E ancora: “Siamo stanchi di vedere nuovamente in circolazione autobus che proprio il giorno prima un collega meno timoroso aveva segnalato come guasti e chiesto e ottenuto la sostituzione. E riteniamo indispensabile che il cruscotto delle segnalazioni, una volta inserita una comunicazione di guasto, sia immodificabile, che quantomeno gli RLS possano controllarlo e che ogni intervento manutentivo sia debitamente descritto e controfirmato dal responsabile che ne giudica l’adeguatezza prima della rimessa in circolazione del mezzo”.
“Ci rivolgiamo anche alla Regione, alla provincia, ai comuni: dovete trovare tutti i soldi che servono per garantire un adeguato ricambio dei mezzi e la necessaria manutenzione a quelli esistenti. E dovete trovarli in fretta, perché non vogliamo che il pessimo funzionamento del servizio pubblico sia il sotterfugio a cui si ricorre per giustificare la concessione del trasporto locale ai privati. E se qualcuno vi dice che non ce ne sono potrete ricordargli che per le armi li trovano sempre”.
“Chiediamo infine che gli incontri e le trattative con le RSU di Tpl abbiano un calendario adeguatamente fitto per evitare che un problema denunciato a gennaio a dicembre non abbia ancora trovato soluzione. Tempo che andava usato con profitto invece di trascorrerlo a irridere i dipendenti nelle chat aziendali e a negargli le sacrosante ferie estive” conclude il Cub Trasporti.