Agenzia delle dogane, Traversi (M5s): “Il declassamento per la Liguria e Savona è un paradosso”

  • Postato il 20 febbraio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Liguria. “Il declassamento del sistema doganale ligure è un paradosso: mentre si investe sulla nuova diga foranea, sul nodo ferroviario e sul terzo valico, il ministero delle Finanze e l’Agenzia delle dogane ridimensionano la direzione territoriale regionale e gli uffici di Savona e La Spezia, basandosi su un algoritmo discutibile. Eppure, dai nostri porti transita il 50% delle merci import-export, generando un gettito erariale di 4,6 miliardi di euro nel 2023. Con questi numeri, ci saremmo aspettati un potenziamento, non un declassamento che, di fatto, comporterà meno risorse, riduzione del personale e impatti negativi sull’economia regionale. Contrari anche sindacati e Confindustria”.

Così, intervenendo in aula per chiedere il ripristino delle condizioni precedenti, il deputato M5S e già sottosegretario al Mit con delega ai porti Roberto Traversi sul declassamento della direzione territoriale regionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e degli uffici di Savona e La Spezia.

“Nonostante questi numeri, la direzione regionale della Liguria è stata collocata nella IV fascia di importanza, mentre dal 2001 era sempre stata nella I fascia. Questa scelta appare priva di giustificazione e in netto contrasto con la realtà operativa e i volumi di lavoro gestiti. Basti pensare che l’ufficio doganale di La Spezia, forte di un traffico di 1.069.791 Teu (secondo solo a Genova), sia stato declassato dalla I alla II fascia, nonostante movimenti di container significativamente superiori rispetto a porti come Livorno, Napoli, Trieste e Venezia, che mantengono invece uffici di I fascia. Che dire poi delle attività doganali del porto di Savona e Vado Ligure? Nonostante 346.612 Teu movimentati e un gettito di oltre 1,2 miliardi di euro, è stato declassato dalla II alla III fascia nonostante l’ampliamento delle sue competenze territoriali alla provincia di Imperia”.

“Inconcepibile che si spendano milioni di fondi pubblici per opere in Liguria e poi si declassano le sue dogane: ma questo governo che idea ha? Per il sistema produttivo ligure serve un rafforzamento del comparto. Infatti, se le merci vengono controllate mentre sono in nave con protocolli precisi, si velocizza il processo e si decongestiona il porto. In un contesto economico già complesso, è imprescindibile garantire che le strutture doganali siano adeguatamente potenziate e dotate di personale qualificato, in grado di rispondere alle esigenze di un sistema portuale di tale rilevanza. Con questa scelta scellerata, invece, la Liguria rischia di rimanere ancora più isolata, come se non bastassero gli enormi disagi dovuti da una infrastruttura stradale e ferroviaria colabrodo, che ogni giorno migliaia di cittadini devono affrontare”, conclude Traversi.

Autore
Il Vostro Giornale

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