Affidopoli lucana, Bardi avvia verifica in Regione
- Postato il 18 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Affidopoli lucana, Bardi avvia verifica in Regione
Affidopoli lucana, il governatore Bardi si smuove. Aperta un’inchiesta interna sulle commesse di Regione, Arpab e Al spa alle associazioni fantasma. Chieste informazioni su modalità di scelta dei beneficiari e controlli effettuati
Il governatore Vito Bardi ha disposto personalmente l’apertura di un’inchiesta interna alla Regione, e agli enti controllati, sulle commesse al centro dell’“affidopoli lucana”.
L’atto d’impulso del governatore è arrivato in seguito alle richieste di chiarimenti arrivate da Fp Cgil e Cgil Potenza, e dai consiglieri regionali di opposizione tutti.
AFFIDOPOLI LUCANA, APERTA INCHIESTA INTERNA
L’istruttoria è stata affidata al direttore generale del Dipartimento presidenza Donato Del Corso, avvocato, già alla guida, per un periodo, della Stazione unica appaltante della Regione, e responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione di via Verrastro.
L’oggetto degli accertamenti restano gli affidamenti diretti di cui hanno beneficiato, nei mesi scorsi l’associazione “Mediamente”, di base a Torino, e la gemella “Cooperare”, di base a Firenze. Due fantomatiche organizzazioni non profit, “Mediamente” e “Cooperare”, presiedute da una stessa, misteriosa signora Argentina, “Maria Lìa Bagnoli”, che risulta affiancata nei due consigli direttivi dall’austriaco “Dominik Lutz”, e dal turco “Can Sinistar Gokhan”. Tutti e tre introvabili.
GLI AFFIDAMENTI DIRETTI
A marzo “Mediamente” si è vista riconoscere una prima commessa di un certo “peso” da Acquedotto lucano spa, società di proprietà di Regione e 119 comuni lucani su 131 che gestisce il servizio idrico in Basilicata. Vale a dire 61mila euro per «servizi di agenzia di stampa per comunicazioni crisi idrica e bonus idrico».
A fine maggio, invece, è stato il Dipartimento Ambiente della Regione ad affidare per 14.800 euro a “Cooperare” l’organizzazione di un evento al Teatro Stabile di Potenza, che ha visto salire sul palco, a giugno, il governatore Bardi, già comandante generale in seconda delle Fiamme Gialle, e il sindaco di Potenza Vincenzo Telesca. Ma anche il funzionario che ha disposto l’affidamento in questione, Angelino Mazza, e l’allora direttore generale del Dipartimento Ambiente, Michele Busciolano, colonnello della Guardia di finanza ed ex ufficiale dei servizi segreti in aspettativa, che oggi guida la direzione Amministrazione digitale.
LA VICENDA DI COOPERARE
Il 20 agosto, infine, la doppietta dell’Agenzia regionale per l’ambiente nell’ambito di un progetto per l’implementazione della sicurezza informativa finanziato con fondi del Pnrr. Con un primo affidamento da 91.050 euro a “Mediamente” per “Mediamente”, incaricata dall’Arpab della «definizione e pianificazione delle attività di potenziamento per la gestione delle identità digitali e degli accessi logici», e dell’«applicazione dei nuovi modelli di governante definiti» e «delle politiche di accesso e dei nuovi standard di “user & role management”».
IL SECONDO AFFIDAMENTO
E un secondo affidamento da 113mila euro a “Cooperare” per la «definizione dei modelli per la valutazione del rischio, definizione del processo di backup&restore; delle attività collegate alla gestione e risposta agli incidenti di sicurezza». E poi per «costituzione del Red team; definizione di gestione degli incidenti cyber, definizione del playbook; definizione del processo di gestione dei log, monitoraggio delle minacce».
Del Corso avrebbe già chiesto una relazione ai responsabili dei tre affidamenti sulle modalità di scelta del contraente adottate e i controlli effettuati sul suo conto.
LE DICHIARAZONI RILASCIATE A L’ALTRAVOCE-QUOTIDIANO DELLA BASILICATA
A l’Altravoce-Il Quotidiano della Basilicata, infatti, diversi dei presunti soci fondatori di “Cooperare” hanno smentito di aver mai partecipato all’assemblea costitutiva e di aver apposto la firma sullo statuto. Segnalando anche un furto d’identità ai loro danni.
AFFIDOPOLI LUCANA, IL CASO MEDIAMENTE
Resta fuori dall’inchiesta interna di via Verrastro, invece, una ulteriore commessa assegnata, a fine settembre, all’associazione “Mediamente” dal Parco nazionale dell’Appennino lucano: quella da 65mila euro per«ideazione, progettazione e realizzazione di eventi finalizzati a dare visibilità alle azioni di tutela e promozione» dell’ente. Trattandosi di un parco nazionale, infatti, la vigilanza sull’ente non è affidata alla Regione Basilicata ma al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
Il Quotidiano del Sud.
Affidopoli lucana, Bardi avvia verifica in Regione