Affidopoli, altro dietrofront Arpab: revocata la seconda commessa “fantasma”
- Postato il 1 novembre 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 3 Visualizzazioni
Il Quotidiano del Sud
Affidopoli, altro dietrofront Arpab: revocata la seconda commessa “fantasma”

Affidopoli, altro dietrofront Arpab, salta pure la seconda commessa da 110mila euro per la cyber-sicurezza a un’associazione fantasma. Continua la corsa ai ripari dopo le rivelazioni del Quotidiano.
POTENZA – Revocata dall’Arpab anche la seconda commessa per la sicurezza informatica, da 113mila euro, affidata alle associazioni fantasma smascherate dal Quotidiano. Resta in piedi, invece, da quella da 136mila euro per la gestione del portale e dei profili social dell’Agenzia, per cui a luglio sono stati già trasferiti 70mila euro di anticipo – di provenienza Eni – su un conto estero molto particolare.
SECONDA DETERMINA DI REVOCA A FIRMA DI RAMUNNO E PALMA
E’ arrivata lunedì, infatti, la seconda determina di revoca a firma del direttore generale e del direttore scientifico dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Basilicata, Donato Ramunno e Achille Palma. Si tratta, a ben vedere, di una copia perfetta di quella con cui lunedì scorso, 27 ottobre, era stata revocata una prima commessa, da 91mila euro, affidata all’associazione “Mediamente”. Con un’unica differenza nella titolazione, in cui si parla soltanto di «revoca» e non anche di «presa d’atto rinuncia». Malgrado all’interno si faccia riferimento, ancora una volta, a una «formale rinuncia» trasmessa dai referenti dell’associazione attraverso la piattaforma del Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa). Assieme all’ammissione sul mancato possesso dei «requisiti di capacità tecnica-professionale nella specifica materia di interesse oggetto dell’affidamento». In particolare l’«esecuzione nell’ultimo triennio di contratti analoghi a quello in oggetto, anche in favore di soggetti privati, per un importo totale almeno pari al valore dell’appalto richiesti per l’affidamento».
IL DIRETTORE ERA ALL’OSCURO DEGLI AFFIDAMENTI
Nel corpo della determina si sottolinea, ancora una volta, che nulla sapeva di questi affidamenti il referente del servizio sviluppo e gestione dei sistemi informatici e della transizione digitale, nonché direttore dell’esecuzione del contratto (Dec) in questione, Paolo Gerardi. Né di quello da 91.050 euro all’associazione “Mediamente” per: «definizione e pianificazione delle attività di potenziamento per la gestione delle identità digitali e degli accessi logici», e dell’«applicazione dei nuovi modelli di governance definiti» e «delle politiche di accesso e dei nuovi standard di “user & role management”». Né di quello da 113mila euro all’associazione gemella “Cooperare” con oggetto: «definizione dei modelli per la valutazione del rischio, definizione del processo di backup&restore; delle attività collegate alla gestione e risposta agli incidenti di sicurezza». E poi: «costituzione del Red team; definizione di gestione degli incidenti cyber, definizione del playbook; definizione del processo di gestione dei log, monitoraggio delle minacce».
AFFIDOPOLI, L’IMPORTANZA DELLA CYBER-SICUREZZA ARPAB
Una precisazione singolare. Vuoi per l’importanza della cyber-sicurezza di un’agenzia come l’Arpab, sui cui sistemi informatici viaggiano ogni giorno dati industriali di compagnie come Eni, Shell e Total, che farebbero la fortuna di un malintenzionato a conoscenza del loro valore. Vuoi per la circostanza emersa dalle verifiche sull’associazione Cooperare da parte di un altro ente che a fine settembre le aveva affidato una commessa da 63mila euro per attività di promozione, il Parco nazionale dell’Appennino lucano. Ovvero la produzione di almeno tre false certificazioni allegate al Dgue (Documento di gara unico europeo) richiesto per perfezionare il contratto, che è l’autodichiarazione prevista per tutte le commesse di importo superiore ai 40mila euro. Inclusa la certificazione sull’adozione al suo proprio interno di idonei sistemi di gestione del rischio di attacchi informatici.
LEGGI ANCHE: Affidopoli lucana, retromarcia dell’Arpab
AFFIDOPOLI, ARPAB: I CONTRATTI ANCORA IN VIGORE
Con la revoca della seconda commessa “cyber” di Arpab, dopo quella sulla promozione del Parco appennino, alle due fantomatiche organizzazioni non profit individuate dal Quotidiano, e chi si nasconde dietro di loro, restano soltanto l’affidamento per la gestione di portale e comunicazione della stessa Arpab, di cui responsabile unico del procedimento il dg Ramunno in persona, e un secondo affidamento da 60mila euro di Acquedotto lucano per attività di comunicazione. Risulta già chiusa e liquidata con reciproca soddisfazione, invece, una sesta commessa da 14mila euro più iva a “Cooperare” da parte del Dipartimento Ambiente della Regione per l’organizzazione di un evento a giugno al teatro Stabile di Potenza.
Il Quotidiano del Sud.
Affidopoli, altro dietrofront Arpab: revocata la seconda commessa “fantasma”