Adolfo Urso: "La crisi dell'auto e il paradosso del green", l'intervista a "L'importanza delle infrastrutture"
- Postato il 19 novembre 2024
- Di Libero Quotidiano
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Adolfo Urso: "La crisi dell'auto e il paradosso del green", l'intervista a "L'importanza delle infrastrutture"
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha le idee chiare sugli equilibri del mercato dell'auto: "Se non fosse per l'auto che è il nostro problema in Europa, noi quest'anno avremmo scalato la quarta posizione come esportatore globale. Il problema auto è un problema europeo e deriva dalle regole che l'Europa si è data", afferma il ministro rispondendo a una domanda su Stellantis nel corso di un'intervista con il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, all'evento "L'importanza delle infrastrutture" presso Palazzo Wedkind. "Il governo italiano è il primo ad aver compreso la questione e, in questo momento, insieme al governo ceco stiamo raccogliendo le adesioni su un position paper che chiede all'Europa di rivedere il percorso per giungere all'appuntamento del 2035 che al momento è impossibile".
Perché c'è un "macigno che si sta per abbattere" sul settore in Europa, "ed è quello delle multe" per gli obiettivi di produzione di auto elettriche, impossibili per la maggior parte delle aziende dell'automotive. Le quali per tentare di raggiungerli, riducono la produzione con l'effetto che chiudono le fabbriche. "Pensate il paradosso, l'elettrico costruito con un'ottica religiosa che diventa satanica": Insomma, dobbiamo agire per contrastare il "paradosso del green". Poi è intervenuto anche sulla Commisione Ue le cui nomine sono in stallo: "Mi auguro che nasca il prima possibile, ogni giorno che si perde si accumula ritardo e così costa di più recuperare rispetto alla concorrenza di Usa e Cina". Infine ha parlato anche del nuclere: "Vogliamo fare del nostro paese un leader per l'energia green. per questo stiamo procedendo per proporre in Italia il nucleare. L'autonomia energetica è la fondamenta di ogni politica industriale e di difesa. noi dobbiamo tornare alla difesa comune, e all'autonomia strategica in campo energetico che il conflitto in Ucraina ci ha posto come obiettivo primario. Quale è l'unica fonte energetica che ci può garantire l'autonomia strategica in campo europeo? Il nucleare".
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