Addio Microsoft in tutta la nazione: l’alternativa

  • Postato il 20 giugno 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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 In un significativo cambiamento che sta attirando l’attenzione internazionale, la Danimarca ha deciso di abbandonare completamente l’uso delle soluzioni Microsoft a livello nazionale, optando per un’alternativa open source e più sostenibile.

Questo passaggio, che coinvolge sia il settore pubblico che quello privato, rappresenta un evento di rilievo nel panorama tecnologico europeo e potrebbe influenzare strategie simili in altri Paesi.

La scelta della Danimarca di dire addio a Microsoft non è stata improvvisa, ma il frutto di un percorso iniziato diversi anni fa, motivato da una serie di fattori legati alla sicurezza informatica, alla trasparenza dei dati e alla sovranità digitale. Le istituzioni danesi hanno deciso di abbandonare l’ecosistema Microsoft per adottare soluzioni alternative che garantiscano maggiore controllo sui dati e una maggiore indipendenza tecnologica.

In particolare, il governo danese ha puntato su software open source e piattaforme cloud europee, che rispecchiano le normative GDPR in modo più stringente e assicurano una gestione più trasparente e sicura delle informazioni sensibili. L’obiettivo principale è rafforzare la sicurezza nazionale e ridurre la dipendenza da grandi multinazionali estere, in un contesto geopolitico sempre più complesso.

L’alternativa scelta: open source e cloud europeo

Il progetto di sostituzione delle piattaforme Microsoft si basa su una combinazione di software open source e infrastrutture cloud sviluppate e gestite da provider europei. Tra le soluzioni adottate spiccano sistemi operativi basati su Linux, suite per l’ufficio open source come LibreOffice e piattaforme di collaborazione e comunicazione sviluppate internamente o da partner europei.

microsoft non funziona più
Addio a Microsoft in Danimarca – Blitzquotidiano.it

Inoltre, la Danimarca ha investito nella creazione di un’infrastruttura cloud nazionale che rispetta i più alti standard di sicurezza e privacy, offrendo una valida alternativa ai servizi di Microsoft Azure e Office 365. Questo passaggio coinvolge migliaia di utenti pubblici e privati, con un piano di migrazione graduale ma deciso, che punta a completare la transizione entro la fine del 2026.

Le autorità danesi hanno sottolineato come questa scelta non rappresenti solo un cambio tecnologico, ma anche un modello di innovazione digitale sostenibile, capace di valorizzare le competenze locali e promuovere un ecosistema IT più resiliente e indipendente.

Il rifiuto di Microsoft in Danimarca potrebbe avere ripercussioni importanti sul mercato europeo della tecnologia, spingendo altri governi e grandi aziende a rivalutare le proprie strategie digitali e a considerare seriamente le alternative open source e locali. La scelta danese si inserisce in un più ampio movimento verso la sovranità digitale, che punta a garantire il controllo dei dati pubblici e privati senza dipendere da fornitori esteri con potenziali rischi geopolitici.

Anche se la transizione comporta sfide significative, come la formazione del personale, la compatibilità tra piattaforme e la gestione del cambiamento, la Danimarca si presenta come un esempio pionieristico di come un Paese possa ripensare il proprio approccio digitale in chiave di sicurezza, indipendenza e sostenibilità.

Le prossime mosse saranno seguite con attenzione da governi, aziende e operatori del settore tecnologico, che potrebbero prendere spunto dall’esperienza danese per intraprendere percorsi simili nei propri contesti nazionali o aziendali. Nel frattempo, la Danimarca continua a lavorare per completare la sostituzione di Microsoft con soluzioni più trasparenti, sicure e rispettose della privacy dei cittadini e delle imprese.

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Autore
Blitz

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