Addio Alisa? Bucci replica a Orlando: “Siamo aperti a tutto”. Nicolò: “Dovrà essere ripensata”
- Postato il 9 gennaio 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Siamo aperti a tutto, ma prima bisogna parlarne”. Il presidente ligure Marco Bucci alza la voce ma non si tira indietro sull’ultima proposta del suo ex sfidante Andrea Orlando: avviare un confronto tra maggioranza e opposizione con l’obiettivo di eliminare Alisa. La sopravvivenza dell’azienda che sovrasta tutte le Asl era stata uno dei temi caldi della campagna elettorale e adesso torna d’attualità, anche se le priorità per la giunta si chiamano disavanzo e liste d’attesa.
Il ragionamento di Orlando parte dal no unanime al rigassificatore a Vado, un “passo importante” che “smentisce le posizioni dell’amministrazione precedente, quella di Giovanni Toti” ed è stato frutto del “confronto tra opposizione e maggioranza”. Ora, prosegue l’ex ministro, “io spero che lo stesso avvenga su un altro capitolo, che è quello di Alisa. È un carrozzone sempre meno giustificato, la cui finalità è sempre meno comprensibile, in una situazione nella quale si è proceduto a una serie di nomine di consulenti, consigli, commissari che dovrebbero agire nell’ambito della sanità”.
“Tutto questo fa sì che se qualche ragione dell’esistenza di Alisa c’era prima, e noi non l’avevamo mai compresa, oggi è venuta ulteriormente meno. Per questo speriamo che sia accolta la nostra proposta – sottolinea l’esponente dem – di superare questo strumento e di andare verso un rafforzamento del dipartimento in un’ottica di programmazione. Sarà anche un’occasione per capire esattamente quali sono le condizioni finanziarie della Regione nell’ambito della sanità: di numeri ne abbiamo sentiti tanti, elementi di certezza, carte, nessuna. Aspettiamo un’occasione di confronto per andare in questa direzione”.
Dalla giunta Bucci arriva in effetti un’apertura: “Come avevo già detto in precedenza, Alisa in qualche modo dovrà essere ripensata“, risponde nel merito l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò. Del resto il suo partito di provenienza, Fratelli d’Italia, l’aveva definita il vulnus della sanità ligure, contraddicendo in buona parte nove anni di linea Toti. “Se verrà azzerata o no, se verrà rimodulata, sono cose che non si possono fare dall’oggi al domani, soprattutto oggi che siamo in una fase di passaggio – spiega ancora l’assessore -. La cosa primaria sarà la direzione generale, poi penseremo ad Alisa”.
Più duro il governatore, che si dice “assolutamente d’accordo” sull’ipotesi di collaborare, ma subito dopo rinfaccia a Orlando la mancata condivisione della legge sul consumo di suolo che verrà presentata alla stampa domani mattina: “Magari mi invitassero. Noi siamo aperti al dialogo, non alle conferenze stampa”. Si tratta di una proposta depositata il 17 dicembre da Gianni Pastorino, consigliere della Lista Orlando, sulla base di istanze che le opposizioni portano avanti da anni. Difficile, peraltro, che la maggioranza sia disposta ad accoglierla dopo aver rivendicato i dati Ispra ritenuti lusinghieri proprio in materia di consumo di suolo.
Intanto, tornando alla sanità, la giunta Bucci oggi ha deliberato uno stanziamento di 516 milioni di euro alle aziende ospedaliere come anticipo del fondo sanitario nazionale 2025. Una boccata d’ossigeno per i direttori generali mentre si lavora per azzerare il disavanzo nel consuntivo 2024, ad oggi fermo a 49,2 milioni, cifra che il governatore vuole spianare senza ricorrere a tappulli, cioè artifici o manovre di bilancio per coprire il buco.
Con la nomina dell’ex direttore Asl 1 Silvio Falco all’ospedale unico di Taggia si chiude inoltre il pacchetto dei commissari – o, per meglio dire, project manager – che dovranno seguire la realizzazione dei nuovi ospedali. A Genova i dossier principali sono Galliera ed Erzelli. Sul primo, nonostante la disponibilità dei fondi Inail, c’è un ostacolo formale: “Il tema dei ricorsi è secondario, il problema è il riconoscimento dello status giuridico del Galliera come ente pubblico – spiega l’assessore Giacomo Giampedrone -. Il Mef tende a dire che è privato ciò che per noi è pubblico, dobbiamo risolvere quel tema”. Per il futuro ospedale del Ponente, invece, l’iter di fatto non è ancora partito perché si attende la proposta dei privati per avviare il partenariato. A occuparsi di questa partita è l’ex assessore Angelo Gratarola.