Addio ai moduli cartacei, la constatazione amichevole diventa digitale

Dal primo luglio 2025 la constatazione amichevole di incidente stradale ha fatto ufficialmente il suo ingresso nell’epoca della dematerializzazione. Con l’adozione del nuovo modulo CAI digitale – acronimo di Constatazione Amichevole di Incidente – il vecchio CID cartaceo si prepara a cedere il passo a una modalità di gestione più snella, trasparente e telematica.

Il modulo fisico non sarà comunque completamente archiviato. Secondo quanto stabilito, tutte le compagnie assicurative saranno tenute a garantire agli utenti la possibilità di scegliere tra la versione tradizionale su carta e il nuovo strumento digitale. Si tratta di una fase di transizione guidata, in cui la spinta alla digitalizzazione si accompagna al rispetto dell’inclusività tecnologica, per evitare di escludere chi, per età o competenze digitali, può incontrare difficoltà nell’utilizzo delle nuove piattaforme.

Come funziona il nuovo CAI digitale

Il modulo CAI digitale nasce per semplificare le procedure in caso di sinistro e ridurre i tempi per l’invio delle segnalazioni e la relativa apertura delle pratiche. A differenza del vecchio CID che imponeva la compilazione a mano, la firma fisica e la consegna del documento agli uffici della propria compagnia, il nuovo strumento permette agli automobilisti di interagire con la propria assicurazione online.

La trasmissione avviene attraverso applicazioni dedicate oppure tramite l’area riservata del sito web della compagnia. L’utente, dotato di smartphone, tablet o computer, accede alla sezione Denuncia un sinistro, seleziona il modulo e avvia la compilazione guidata. Per agevolare il processo, molte piattaforme propongono il supporto di assistenti virtuali per accompagnare il cliente fino all’invio della documentazione.

Come prepararsi e compilare il CAI digitale

Prima ancora di ritrovarsi in una situazione di emergenza è consigliabile installare in anticipo l’app della propria compagnia assicurativa che supporta la constatazione amichevole digitale. Avere l’applicazione già pronta sul proprio dispositivo può rivelarsi prezioso: nel momento di un incidente stradale, scaricare e configurare l’app all’ultimo minuto può solo aumentare lo stress e creare complicazioni evitabili.

Una volta installata è buona norma accedere all’app e verificare che i propri dati anagrafici e assicurativi siano inseriti per evitare errori, omissioni o rallentamenti nella fase successiva di compilazione del modulo in caso di sinistro.

Non serve preoccuparsi se l’altro conducente coinvolto non dispone della stessa applicazione o non sia in grado di utilizzarla. Il modulo digitale può essere comunque compilato in modalità unilaterale: ciascun conducente può procedere in autonomia all’inserimento delle informazioni disponibili e trasmettere subito la propria versione dei fatti alla compagnia assicurativa, che poi provvede a integrare la documentazione con gli elementi mancanti o con la versione dell’altro automobilista.

Il processo di compilazione del CAI digitale è semplice e guidato. Una volta aperta l’app bisogna accedere alla sezione dedicata alla Denuncia Sinistro oppure a quella etichettata come CAI digitale. L’utente deve quindi inserire tutti i dati personali dei conducenti, le informazioni sui veicoli coinvolti (targa, marca, modello) e i dettagli relativi alle polizze assicurative.

Il modulo richiede di specificare il luogo, la data e l’ora dell’incidente per permettere la ricostruzione dell’evento. Per descrivere la dinamica del sinistro, l’app mette a disposizione una serie di casistiche predefinite, come ad esempio “Il veicolo A usciva da un parcheggio” oppure “Il veicolo B procedeva nel senso opposto”. Oltre alla descrizione testuale è possibile inserire uno schema con un modello grafico interattivo o un disegno digitale guidato.

Per completare la segnalazione è preferibile caricare fotografie chiare e ben inquadrate dell’incidente e dei danni subiti dai veicoli. Le immagini sono un elemento spesso decisivo per rafforzare la validità della dichiarazione.

La fase finale riguarda la firma elettronica. Il CAI digitale richiede una firma elettronica avanzata cioè un livello di autenticazione riconosciuto. Sia Spid che Carta d’identità elettronica rispondono a questi requisiti e possono essere usati per firmare digitalmente il modulo. Se entrambi i conducenti firmano, il CAI è considerato congiunto; in caso contrario è trattato come una denuncia individuale.

Una volta completati tutti i campi e apposte le firme, l’invio del modulo avviene in modo automatico attraverso l’app. Il sistema lo trasmette alle rispettive compagnie assicurative e avvia l’apertura della pratica di sinistro senza altri passaggi cartacei o appuntamenti fisici.

La coesistenza con la vecchia constatazione amichevole

L’introduzione del modulo CAI digitale non comporta l’abbandono immediato del modulo cartaceo. Al contrario, quest’ultimo continuerà a essere valido per la denuncia dei sinistri. Gli assicurati avranno a disposizione una doppia possibilità operativa.

Il nuovo regolamento predisposto dall’Ivass, l’ente di vigilanza sulle assicurazioni, stabilisce infatti che le due modalità – digitale e cartacea – dovranno convivere per un periodo indefinito e garantire così un percorso di transizione graduale.

L’obiettivo è evitare che l’innovazione si traduca in un ostacolo. Per questo motivo, tutte le compagnie assicurative sono obbligate a mettere a disposizione dei propri clienti sia il modulo digitale, accessibile tramite app o area riservata del sito, sia il documento fisico tradizionale, consegnabile a mano o per posta, secondo le modalità in uso.

Per l’Associazione italiana periti estimatori danni, la digitalizzazione contribuisce a migliorare l’accuratezza delle informazioni raccolte e a limitare le possibilità di errore materiale. L’accesso a una documentazione – argomenta – si traduce in una maggiore efficienza nella gestione dei sinistri e in una riduzione del rischio di frodi, che nascono da modulistica compilata in modo approssimativo o ambiguo. La stessa associazione ha sottolineato come le attuali procedure siano già rapide: nella maggior parte dei casi, dalla ricezione della denuncia all’apertura della pratica, trascorrono non più di 24 o 48 ore. Detto in altri termini, il CAI digitale non è una rivoluzione nei tempi, ma un miglioramento qualitativo e strutturale del processo.

Cosa cambia per il settore assicurativo

Sul piano statistico, i numeri confermano l’impatto potenziale della nuova misura. Nel 2024, in Italia, sono stati registrati circa 1,8 milioni di incidenti stradali, e in otto casi su dieci si è fatto ricorso al meccanismo del risarcimento diretto ovvero alla constatazione amichevole.

Secondo il legislatore, l’introduzione del modulo digitale andrà a incidere su una quota rilevante dei sinistri denunciati ogni anno così da offrire una via più immediata e sicura per il riconoscimento dei danni e l’attivazione delle coperture assicurative. Dopodiché l’eliminazione della carta contribuirà a snellire gli archivi, ridurre i costi operativi e velocizzare la verifica documentale.

Autore
Virgilio.it

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