Adani: “L’Inter deve aiutare Chivu Juve che attacco, ma Napoli super”

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Di Panorama
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Lele Adani, ex giocatore e oggi commentatore di calcio per la Rai, analizza la nostra serie A con uno sguardo attento e mai superficiale. Soprattutto è uno che dice sempre quello che pensa, che in fondo non sarebbe poi così difficile visto l’argomento leggero di cui parliamo. In realtà lo fanno in pochi.

Adani che campionato sarà?

“Non è una serie A spettacolare ma è molto equilibrata Non c’è una favorita, forse il Napoli è un po’ davanti alle altre ma il campo può sempre cambiare le carte. Il Napoli è partito molto bene evolvendosi ma molte altre squadre hanno voglia di riscatto”.

Il Napoli è una squadra già completa e ha pure aggiunto giocatori di qualità a un organico già forte.

“Si, ha fatto un mercato intelligente che ha allungato la rosa e poi c’è la bravura dell’allenatore che ha già dimostrato lo scorso anno tutte le sue capacità. Ma Conte lo aveva fatto vedere in tutte le squadre che ha allenato”.

La Juve in attacco sembra fortissima.

“La Juve in attacco ha tanti giocatori con caratteristiche diverse, ma dalla resa alta. A cominciare da Vlahovic che è già un trascinatore. Poi Zhegrova e Yldiz che stupisce sempre per certe giocate tecnicamente eccezionali. Tudor sta cercando un assetto e una rotazione di uomini che gli dia equilibrio. Da troppi anni la Juve esce presto dalla lotta scudetto, c’è una grande voglia di tornare protagonisti in tutto l’ambiente e questo si trasmette alla squadra”.

All’Inter ci si aspettava una mezza rivoluzione, invece non c’è stata.

“L’Inter resta forte, competitiva, gioca per vincere il campionato e andare avanti in Champions. La scelta di Chivu ha trovato la società impreparata, ma lui merita sostegno e merita di essere ascoltato. Dipende molto anche dalla società che non ha fatto un mercato per aggiungere valore ma per dare alternative. Non hanno supportato un rinnovamento che Chivu forse poteva iniziare, ma la società non è stata molto brava nelle scelte dei giocatori”.

La rivoluzione invece c’è stata al Milan.

“Il Milan ha preso un allenatore esperto che ha capito che il calcio andava in una certa direzione. Cerca un nuovo modo di proporre, un implemento di lavoro di cui anche lui aveva bisogno. Anche in questa caso mi pare che non ci siano omogeneità all’interno della società, hanno speso tanto ma bisogna vedere cosa riusciranno a fare per riprendere il percorso ad alto livello che il Milan ha lasciato da troppo tempo”.

Arrivano Modric e De Bruyne, ma Leoni se ne va. Non riusciamo a tenere i giovani bravi .

“Se lavori bene puoi spendere meno anticipando i tempi, guardate De Laurentiis: è riuscito a vincere e portare grandi allenatori e calciatori senza fare debiti. Anche se il vero modello è l’Atalanta. Le idee portano a mantenere alto il livello. Le cose son legate, più sei bravo e preparato a scegliere o crescere i giovani in casa e più riesci a incidere nella cultura generale e a farli giocare portando risultati sul campo ma anche economici”.

C’è una squadra che ti piace più delle altre?

“Il Como di Fabregas. Ha una grande proprietà alle spalle, ma il Como prende giocatori che poi valorizza. La scelta è di calciatori non completi che poi crescono grazie all’allenatore. Se spendi subito, poi grazie a chi guida la squadra valorizzi il capitale. C’è una proposta di lavoro evoluta al Como. C’è stata l’Atalanta e poi ci sarà il Como”,

La Nazionale di Gattuso è partita con due vittorie. Che prospettive vedi?

“L’Italia deve crescere sempre attraverso la serietà che questo gruppo deve mantenere. L’intuizione di Rino è stata di schierare due centravanti che hanno subito risposto bene come Kean e Retegui. Dobbiamo trovare però un po’ di equilibrio, ma è una questione di testa e non tecnico tattica. Dobbiamo crescere in autostima e migliorare. Poi lo spareggio sarà inevitabile”.

E Pio Esposito?

“Può arrivare a fare il centravanti della Nazionale, spero sia forte, lucido ed equilibrato di testa. Ci saranno momenti difficili e vanno superati. Poi bisogna essere coerenti e farlo giocare anche quando non sarà al massimo. Insomma deve dimostrare di poter reggere tutto il peso di giocare con l’Inter. Chivu lo fa giocare e lui ha risposto bene, quando avrà un momento difficile deve dimostrarsi forte”.

Dopo Yamal chi ci ruberà l’occhio, chi sarà il prossimo fuoriclasse?

“Uno speciale è Mastantuono, ex River Plate e ora al Real Madrid. Difficile pensare che possa fare quello che ha fatto Yamal, uno che sembra un predestinato a un’età giovanissima. E poi a Como abbiamo una delizia calcistica che è Nico Paz”.

Messi giocherà il Mondiale?

“Si ci sarà, sarà l’ultimo tango. E un attimo dopo lo rimpiangeremo e ricorderemo tutte le sue magie. E chi lo ha criticato dovrà rivedere tutto quello che ha fatto nel calcio per capire quanto è stato grande. Ha dato tutto al calcio e gli sarò sempre grato per quello che ci ha fatto vedere”.

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Panorama

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