Ad Andora incontro sul futuro della nautica da diporto e dei porti turistici liguri: “Sburocratizzazione dei processi per la crescita del settore”

  • Postato il 16 maggio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Le immagini dell’incontro ad Andora

Andora. Istituzioni, territori e operatori del settore nautico si sono ritrovati oggi presso Palazzo Tagliaferro ad Andora per discutere del “Futuro della Nautica da Diporto e dei Porti Turistici: gli scenari nazionali e liguri – Dialogo fra istituzioni e territorio per lo sviluppo economico del comparto”. L’incontro è stato promosso da Ama – Azienda Multiservizi Andora e dal Comune di Andora, con il patrocinio della Regione Liguria e la collaborazione di Assonat. L’incontro ha visto la partecipazione di autorevoli relatori e dell’assessore regionale Marco Scajola.

Ad aprire i lavori è stato il presidente dell’Ama Fabrizio De Nicola, con i saluti istituzionali. A seguire gli interventi: Luciano Serra, presidente di Assonat (Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici); Marco Machetta, responsabile Area Legislativa Assonat; Alessandro Berta, vice presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria (Imperia, La Spezia, Savona); Walter Vassallo, ideatore e coordinatore dei Blue Marina Awards; Mauro Demichelis, sindaco del Comune di Andora; Marco Scajola, assessore della Regione Liguria.

Il sindaco Mauro Demichelis: “Il nostro vuole essere un porto che guarda al futuro, allo sviluppo del territorio, che accoglie tutti i turisti e non solo i turisti, che è integrato con la comunità andorese e che abbraccia tutti quei percorsi di crescita che un porto moderno può fare. Per fare questo ci vuole una riduzione della burocrazia. Oggi, quindi, abbiamo voluto avviare un dialogo con tutti gli enti sovraordinati, a partire da Regione Liguria che ci sta aiutando molto per sviluppare questo grande progetto di regionalizzazione del porto. Un percorso che deve traguardare una nautica eco-compatibile ed eco-sostenibile e che guardi al green per il futuro di tutto il territorio”.

L’assessore regionale al demanio Marco Scajola: “La Liguria sta dando prova di qualità nella portualità turistica e Andora ne è un esempio straordinario: un bellissimo porto che, grazie anche al bravissimo sindaco e al lavoro fatto in questi anni, si è legato alla città e dà economia alla città. Bisognerebbe farlo dappertutto, perché la cosa peggiore è quando un porto è distaccato dalla città e quest’ultima vive isolata dal porto. I porti devono dare un senso di comunità ma devono dare anche economia, devono essere vissuti. Quindi quando si fa un piano portuale occorre pensare ovviamente alla viabilità di collegamento con la città, si deve pensare agli aspetti commerciali, alla pesca, che deve essere tutelata (i nostri pescatori devono avere sempre spazi adeguati all’interno dei porti). Si deve pensare quindi ad un sistema più ampio: la Liguria è stupenda, è bellissima, lo è dalla costa all’entroterra. E il nostro entroterra paradossalmente può anche vivere molto grazie all’economia che arriva dal porto. Quindi un lavoro che dobbiamo portare avanti in maniera congiunta tra Regione, Comuni e realtà imprenditoriali che vogliono investire. Abbiamo ottimi porti, stanno crescendo in quantità ma soprattutto in qualità. Continuiamo su questa strada”.

Secondo Scajola, dunque, i nostri porti “devono avere una vocazione turistica. Bisogna mettere al centro le vocazioni turistiche e poi le attività commerciali che vivono intorno al porto. Pensiamo a Imperia e a Calata Cuneo: tutte le attività commerciali e ristoranti che sono nati hanno trasformato quella realtà in una delle zone più belle della Liguria grazie alla visione di un porto che possa dare una vocazione turistica e che possa aprirsi alle nuove esigenze che sono frutto del periodo che stiamo vivendo. Se c’è qualcosa di interessante da un punto di vista commerciale penso debba essere sempre presa in considerazione, però è ovvio che i tempi che stiamo vivendo impongono che i nostri porti, soprattutto quelli più piccoli, possano e debbono avere come futuro una vocazione turistica”.

Il presidente di Ama Fabrizio De Nicola sottolinea: “Quello di oggi è un incontro molto importante. Ringrazio l’amministrazione comunale, il sindaco Demichelis per la sensibilità e l’attenzione che ha verso questi temi, verso il porto turistico di cui è concessionario demaniale marittimo attraverso il Comune di Andora. Questo ci ha portato nel corso degli anni ad avviare dei percorsi a livello anche nazionale con l’Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici. Ringrazio per la sua presenza il presidente di Assonat Luciano Serra che, nonostante innumerevoli impegni a livello governativo e parlamentare con le istituzioni, da anni porta avanti le istanze di tutta la portualità turistica italiana. Ricordiamo che Assonat rappresenta quasi 150 porti turistici nazionali, quindi il 70% dei posti barca del nostro Paese. Abbiamo 7.800 chilometri di coste, un Pil rappresentativo per l’Italia del 10,2% e 174 miliardi di euro di valore indiretto di produzione del turismo nautico. Numeri importanti che non possono non far parlare di mare, di Blue Economy: ricordiamoci che abbiamo un Piano del Mare approvato nel 2023, primo atto di indirizzo governativo della storia della Repubblica e il presidente Serra con l’avvocato Macchetta, anche lui oggi qua presente come responsabile dell’area legislativa, in questi anni hanno portato avanti tutte quelle istanze che in questi atti hanno avuto un riconoscimento, ossia portualità turistica fuori dalla Bolkenstein e soprattutto riforme normative e sburocratizzazioni verso una riqualificazione delle strutture”.

Il presidente di Assonat Luciano Serra analizza la situazione del porto di Andora ed evidenzia: “Gli investimenti che il Comune ha già fissato, con il piano dei lavori elaborato, sottolineano quando il Comune creda nel progetto di sviluppo del suo porto. Un progetto importante che sta crescendo lentamente e quindi l’Ama, che rappresenta in questo caso il braccio operativo dell’amministrazione, sarà impegnata a realizzare questi ultimi lotti”.

Analizzando la situazione nazionale, Serra spiega che secondo lui portualità significa “ricettività, accoglienza, tutto ciò rientra in quel settore in cui l’Italia è prima, cioè il turismo. Quindi portualità significa qualità, significa sostenibilità, ma significa anche sburocratizzazione. Noi italiani siamo bravi in questo: se fossimo imprenditori negli altri paesi saremmo primi”.

Rocco Invernizzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, commenta: “Le strategie innovative per il futuro della nautica da diporto e dei porti turistici, con un focus imprescindibile sulla sostenibilità e sull’inclusività, trovano nel Ponente ligure un punto di partenza significativo per l’intera Blue Economy regionale”.

“Ritengo fondamentale che il dialogo costruttivo tra le istituzioni e gli attori del territorio per la crescita economica di questo comparto prosegua con la massima sinergia. Solo attraverso una collaborazione continua sarà possibile definire un percorso condiviso per il rilancio strategico della portualità, non solo nel Ponente ma in tutta la Liguria. Lo scambio di idee e di esperienze tra rappresentanti istituzionali e operatori del settore – ha proseguito Invernizzi – rappresenta un elemento cruciale per individuare prospettive concrete di sviluppo, valorizzare appieno le potenzialità già presenti e analizzare attentamente le necessità di aggiornamento del quadro normativo. L’obiettivo primario è favorire un’evoluzione moderna e realmente sostenibile dell’economia del mare, un asset fondamentale per la nostra regione. L’incontro di oggi ad Andora si configura come un’opportunità preziosa per un confronto diretto e proficuo tra istituzioni, territori e gli operatori che animano il settore nautico”.

Autore
Il Vostro Giornale

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