Action, ecco perché il colosso olandese low cost conquista anche l’Italia

  • Postato il 9 luglio 2025
  • Di Panorama
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Sorpresa Action. Prezzi bassi, niente pubblicità, articoli che cambiano sempre e volumi alti. Così il discount non-food fondato nel 1993 in Olanda è diventato il più potente d’Europa, con oltre 3mila negozi, quasi 20 milioni di clienti settimanali in 11 Paesi e 14miliardi di euro di ricavi nel 2024 (+21,7% sull’anno precedente). E funziona anche in Italia, dove i punti vendita sono arrivati a 160. La formula? Un assortimento di sei mila articoli a prezzi minimi (66% sotto i 2 euro), con una rotazione settimanale di 150 nuovi prodotti. Tutto senza usare marketing, ma nel silenzio, solo con il passaparola.

Action: 14 miliardi di ricavi e 3.000 negozi in Europa, 160 in Italia

Cosa si trova da Action? Articoli per la casa, prodotti per la pulizia, cartoleria e materiale scolastico, piccoli articoli per il fai-da-te, giocattoli e prodotti per bambini, articoli per animali, prodotti per il tempo libero e il giardinaggio, cosmetica e cura della persona e tessili e piccoli articoli di abbigliamento. Il discount non-food nel 2024 ha portato 14 miliardi di euro e ha creato oltre 10.600 nuovi posti di lavoro. In un solo anno sono stati aperti 352 nuovi punti vendita, superando i 3mila store totali. Dopo Germania, Francia e Belgio, Action sta conquistando anche l’Italia, con un ritmo di aperture costante. Sono 160 in totale e solo in giugno hanno aperto tre (a Città di Castello, Deruta e Suzzara), con una media di venti assunzioni per punto vendita.

Il modello Action: prezzi bassi, rotazione veloce, niente pubblicità

Il successo si fonda su un formato standardizzato, identico in ogni Paese: prezzi bassi, volumi alti, rotazione veloce dell’assortimento e un layout essenziale che rende i negozi ordinati e intuitivi, senza fronzoli né cartellonistica aggressiva. Gli store sono tutti uguali: tra gli 800 e gli 880 metri quadrati e aperti sette giorni su sette. Caratteristica comune è il dinamismo dell’assortimento: solo un terzo di prodotti è fisso, il resto cambia ogni settimana, alimentando l’effetto “caccia al tesoro” che incentiva il ritorno dei clienti.  E poi c’è il silenzio: niente comunicazione tradizionale, pubblicità o e-commerce, ma il discount non-food si affida al passaparola e all’esperienza d’acquisto in negozio. Una delle forze del format è anche nella verticalizzazione logistica (15 hub in Europa, tra cui quello strategico di Altedo in Emilia-Romagna), che consente un rifornimento rapido e continuo, rendendo sostenibile il modello del basso prezzo ad alto volume. Infine, c’è anche il tema sostenibilità: tutti i punti vendita sono gas-free dal 2024 e il 99% del cotone utilizzato è certificato, con l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020. E per i clienti funziona anche questo.

Autore
Panorama

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