Acquisti anticipati per dribblare i dazi: a giugno export verso gli Usa su del 10%, boom del farmaceutico

  • Postato il 11 agosto 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Corsa agli acquisti anticipati, sia a Washington sia a Roma, per evitare i nuovi dazi. A giugno, l’Istat registra una crescita delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti del 10,3%, su base annua, accompagnata da un balzo ancora più marcato delle importazioni nazionali dagli Usa: +45,7%. È questo fermento – a due mesi dall’entrata in vigore delle nuove tariffe, scattate il 7 agosto – a trainare l’export complessivo dell’Italia verso il resto del mondo: a giugno è salito del 4,9% in valore rispetto allo stesso mese del 2024 e dello 0,8% in volume. Anche rispetto a maggio si registra un incremento del 4%.

In particolare, le vendite negli Stati Uniti di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici crescono del 77% e, da sole, spiegano 1,42 punti percentuali della crescita tendenziale globale dell’export italiano. Il settore è tra i più esposti alle tensioni commerciali: Trump ha minacciato dazi fino al 250%, anche se l’accordo con Bruxelles dovrebbe fissarli al 15%. Anche nell’insieme del primo semestre, le esportazioni italiane negli Usa salgono del 7,8%, confermando che – finora – gli States hanno tenuto come mercato di destinazione primario del made in Italy. Lo scorso anno sono stati secondi solo alla Germania e hanno assorbito il 10% delle vendite estere italiane complessive.

A giugno, il saldo commerciale dell’Italia con l’estero si attesta a 5,4 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai 5,1 miliardi dello stesso mese del 2024. La vivacità registrata in quel mese, tuttavia, non basta a risollevare l’andamento del secondo trimestre 2025, che si chiude con una contrazione degli scambi: le esportazioni calano del 2,6% e le importazioni dell’1,7% rispetto al trimestre precedente.

Estendendo l’analisi al primo semestre, entrambi i flussi risultano in crescita rispetto al 2024: le esportazioni italiane crescono del 2,1% e le importazioni del 4,6%. Il saldo della bilancia commerciale, intanto, si riduce molto: da 29,1 miliardi di euro nel primo semestre 2024 a 22,8 miliardi del 2025 e questo ancora prima che si manifesti pienamente l’effetto dei dazi americani.

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Il Fatto Quotidiano

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