Acquedotto lucano è corsa alle volture

  • Postato il 14 dicembre 2025
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Acquedotto lucano è corsa alle volture

Caso Acquedotto lucano, contratti intestati ai morti. Cinquemila lucani si sono messi in regola in poco tempo. Restano trentasettemila utenti passati a miglior vita anche da trenta anni


Ci sono cinquemila defunti in meno con il contratto intestato ad Acquedotto Lucano. Sta funzionando il percorso di regolarizzare delle utenze voluto dall’azienda dell’acqua della Basilicata, alle prese con una consistente opera di riallineamento di utenze ancora attive e fruite da discendenti di persone scomparse che risultano però ancora intestatarie del contratto: circa centocinquanta utenti al giorno contattano in questo periodo Acquedotto Lucano per effettuare la voltura. Il 60% di questi usa Whatsapp per regolarizzare la propria posizione.

CASO ACQUEDOTTO LUCANO, CORSA A METTERSI IN REGOLA

Il caso era sorto circa un mese fa, quando è emerso che delle circa 300mila utenze dell’acqua legate ad Acquedotto Lucano il 14,58%, cioè 42.670, erano intestate a persone decedute. Circa 20mila di queste utenze riguardano tuttora persone decedute addirittura in un periodo che va dal 2003 al 2015, tanto che nel database dell’azienda risultano circa diecimila ultracentenari in Basilicata (mentre secondo l’Istat sono un centinaio).

FASE DI REGOLARIZZAZIONE

«La fase di regolarizzazione è stata progettata come un percorso semplice e assistito, per ridurre al minimo gli ostacoli e favorire la collaborazione spontanea – ha spiegato il direttore generale di Acquedotto Lucano, Luigi Cerciello Renna – ogni utente è guidato passo dopo passo: dalla verifica dei propri dati alla ricezione delle istruzioni personalizzate fino all’invio della documentazione necessaria e alla conferma della voltura. La regolarizzazione non è stata quindi un atto imposto, ma un percorso condiviso, in cui l’utente può percepire di essere accompagnato e non semplicemente obbligato. Gli effetti della campagna – ha concluso Cerciello Renna – sono tangibili e misurabili. L’emersione significativa delle utenze non residenti ha permesso di regolarizzare posizioni che da tempo sfuggivano al controllo. La regolarizzazione spontanea, favorita da un approccio comunicativo equilibrato, ha ridotto i conflitti e aumentato la collaborazione».

ACQUEDOTTO LUCANO, VOLTURE E SCOPERTA DEI CASI

Quando il problema è venuto alla luce si è scoperto che nei piccoli comuni l’incidenza era davvero importante: ad Oliveto Lucano, Cirigliano e Castronuovo per esempio il fenomeno riguarda infatti il 30% delle utenze, mentre a Lavello il 15,10% (670 su 4419 contratti). A Potenza si tratta invece del 9,06% su circa 37mila utenze. A Matera la situazione è migliore, con il 6,33% delle utenze intestate a persone decedute, vale a dire 1400 su 22mila. Circa mille utenti sarebbero addirittura deceduti sul finire degli anni ‘90.

LE UTENZE FANTASMA

E in più è venuto alla luce anche un altro problema legato alle utenze “fantasma”: di 42670 contratti intestate a persone non più in vita, circa 25mila, sono tuttora pagate regolarmente mentre le altre 20mila avrebbero generato, con il passare del tempo, un debito di 21 milioni di euro. L’analisi dei dati incrociati (con Agenzia delle Entrate, Siatel, Tari e Imu) ha però permesso ad Acquedotto Lucano di risalire ai reali fruitori delle utenze (normalmente è l’erede la persona con maggiore probabilità di essere ancora legato all’immobile a cui fa capo il contratto): di queste persone finora il 40% ha ricevuto una comunicazione con l’invito a mettersi in regola mentre il 60% riceverà la comunicazione nelle prossime settimane.

IL PROCESSO DI VOLTURA

La voltura è anche un processo molto semplice: oltre che presso il front office, può essere effettuata tramite il portale istituzionale dell’azienda ( www.acquedottolucano.it) oppure contattando il numero verde 800.992292, tramite WhatsApp o tramite il servizio Mia, (numero 3516747646), che attivo 24 ore su 24. È molto importante mettersi in regola anche per poter usufruire del bonus idrico 2026.

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