"Accelerazione improvvisa nella notte": retroscena, come si arriva alla liberazione di Cecilia Sala
- Postato il 8 gennaio 2025
- Di Libero Quotidiano
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"Accelerazione improvvisa nella notte": retroscena, come si arriva alla liberazione di Cecilia Sala
Si è conclusa nel migliore dei modi la vicenda che ha tenuto l'Italia col fiato sospeso: Cecilia Sala è libera. Arrestata il 19 dicembre scorso, la giornalista del Foglio e di Chora Media è in volo diretta a Ciampino. Una liberazione frutto di un'accelerazione improvvisa registrata la scorsa notte ottenuta grazie al lavoro diplomatico svolto dall'Italia, anche con la collaborazione degli Stati Uniti. Per Giorgia Meloni e il suo governo, un innegabile e pesantissimo successo.
La 29enne si trovava in Iran per lavoro dal 13 dicembre, con un regolare visto giornalistico. L'obiettivo era infatti quello di raccogliere materiale per il podcast di Chora Media "Stories" e per i suoi reportage per Il Foglio. Dopo circa una settimana, però, è stata arrestata nell'albergo in cui alloggiava e portata in una cella di isolamento nella prigione di Evin, famigerato penitenziario di Teheran dove vengono reclusi i dissidenti. Il Ministero della Cultura e dell'Orientamento islamico si era limitato a dire che la giornalista aveva violato la "legge della Repubblica islamica dell'Iran".
Il suo arresto è avvenuto tre giorni dopo che a Malpensa venisse arrestato l'ingegnere iraniano Abedini Najafabadi su mandato di cattura internazionale emesso dagli Stati Uniti. L'uomo è accusato, insieme a un complice arrestato negli Usa, di avere aggirato gli embarghi e avere fornito droni e materiali elettronici all'Iran. Da qui il florilegio di retroscena sulla visita lampo di Meloni a Donald Trump. Un faccia a faccia a sorpresa, avvenuto in data 4 gennaio, e che secondo quanto trapelato tra i temi principali proprio la richiesta di liberazione dell'ingegnere iraniano e il caso Sala.
Poche ore prima della sua liberazione, nella giornata di martedì 7 gennaio, Cecilia ha chiamato casa, informando che le sue condizioni di detenzione erano migliorate: aveva avuto un letto e le erano arrivati i due pacchi consegnati dall'ambasciata. Poi nella notte la scarcerazione e l'espulsione. A dare la notizia ai genitori di Cecilia è stata la stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che da una settimana aveva preso in mano il dossier.
Nonostante fino al 15 gennaio - quando la Corte d'appello di Milano discuterà la richiesta di concessione dei domiciliari ad Abedini - la procura generale di Milano sia intenzionata a mantenere fermo il proprio no sui domiciliari per l'ingegnere, il suo legale si dice fiducioso. "Ho saputo del comunicato rilasciato e sono molto contento del ritorno a casa della nostra Cecilia Sala", ha commentato l'avvocato Alfredo De Francesco. Ottimiste anche alcuni fonti qualificate del ministero degli Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran. Raggiunte da L'Aria Che Tira, riferiscono: "Speriamo ora che anche l'ingegnere iraniano torni presto a casa. Ci auguriamo che l'Italia non si faccia coinvolgere nella vecchia guerra tra gli Stati Uniti e l'Iran".
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