Abbigliamento, meteo e app per la localizzazione: il vademecum del soccorso alpino per i fungaioli

  • Postato il 10 settembre 2025
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  • Di Genova24
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Soccorso Alpino

Genova. Comincia la stagione dei funghi e così gl incidenti nei boschi. Solo ieri con l’allerta gialla, in provincia di Genova sono stati due gli appassionati soccorsi. A Rezzoaglio il Soccorso alpino è dovuto intervenire nella zona del lago delle Lame per un 69enne residente a Pavia che aveva perso l’orientamento. I tecnici lo hanno rintracciato non troppo distante dal lago: era in buone condizioni e lo hanno riaccompagnato alla sua auto.

Nel tardo pomeriggio un 66enne è caduto nei boschi a Sarissola, nel comune di Busalla. Anche in questo caso grande mobilitazione dei soccorsi, con vigili del fuoco e soccorso alpino. Anche in questo caso fortunatamente l’uomo aveva solo una ferita lieve alla testa, ma appunto la macchina dei soccorsi è stata mobilitata per ore a cercarlo.

Per questo il soccorso alpino ha deciso di diffondere una sorta di vademecum per i fungaioli, con lo scopo di evitare che una giornata nel bosco possa trasformarsi in un intervento di soccorso.

Soccorso Alpino Finale
Uno dei tanti interventi del soccorso alpino nei boschi della Liguria

Il vademecum del soccorso alpino per i fungaioli

*Abbigliamento*. Va evitato l’uso di stivali di gomma. Il fungaiolo per tradizione li indossa. Ma questi possono andare bene al limite su terreni ritenuti poco impegnativi. Spesso invece i fungaioli si avventurano su terreni impervi che in Liguria non mancano. E quindi meglio un buon paio di scarponi da montagna con il cosiddetto “carro armato” come suola.
Importante poi che ci si vesta con colori ben visibili. Molti fungaioli per essere invisibili usano addirittura la mimetica. In caso di smarrimento o peggio ancora di caduta e perdita di coscienza per i soccorritori è più difficile individuare una persona con abiti che possano confondersi con il bosco.

*Prima di partire*. Meglio sempre andare a funghi con altre persone. Se si decide di andare soli allora è sempre buona norma far sapere a parenti ad amici dove si è diretti, che percorso si pensa di fare e non abbandonare quella traccia durante la giornata. Avere il cellulare sempre carico (meglio portare con sé anche un power bank) consentirà di avvisare i famigliari in caso di ritardo. In ogni caso è sempre importante comunicare un’orario indicativo di rientro a casa.

*Meteo*. In montagna il meteo può cambiare velocemente. Meglio informarsi sempre sul bollettino per evitare di dover fare i conti col maltempo, soprattutto temporali e nebbia.
Sembra superfluo sottolinearlo, eppure ci sono anche casi di questo tipo, è assolutamente sconsigliato andare per funghi con il maltempo e in caso di allerta meteo (anche se magari ad un certo momento il meteo sembra buono).

*In caso di smarrimento*. Mai perdere la testa facendosi prendere dal panico. In caso di necessità un piccolo zaino ben organizzato sarà utile per far fronte a qualche imprevisto: un piccolo kit di pronto soccorso (ce ne sono tanti in commercio), un coltello multiuso, un maglione, una giacca impermeabile e antivento, un telo termico, una pila frontale, un accendino, cibo e soprattutto bevande di ristoro.
Vale le pena poi avere scaricata sul proprio smartphone l’applicazione GeoResQ, app gratuita che durante le attività outdoor permette di inviare un allarme direttamente al Soccorso alpino e speleologico, comunicando posizione e percorso anche in caso di segnale telefonico molto debole.

Autore
Genova24

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