A10 e ferrovia in tilt, Ciangherotti (FI): “Vento va gestito con un piano emergenza come la neve. Oggi telonati circolano anche con divieti”
- Postato il 21 dicembre 2024
- Cronaca
- Di Il Vostro Giornale
- 2 Visualizzazioni
Liguria. “Ieri mattina un camion telonato in viaggio sull’autostrada A10 ha perso parte del suo carico di lamiere, che si è riversato non solo sulla carreggiata ma anche sui binari sottostanti, mandando in tilt il traffico ferroviario e autostradale tra Celle Ligure e Arenzano”.
Lo dichiara il vice-coordinatore provinciale di Forza Italia, Eraldo Ciangherotti, secondo cui “si tratta di un episodio che mette in evidenza il problema della gestione delle emergenze legate al vento sul nostro territorio. Oggi, quando si verifica un’emergenza di questo tipo, ci si affida a un piano di emergenza generale, come se si trattasse di un semplice blocco del traffico”.
“Il vento è un fenomeno ricorrente e prevedibile, che richiede una gestione più strutturata. Basta osservare quanti camion telonati continuano a viaggiare in autostrada nonostante i divieti segnalati, per rendersi conto che qualcosa non funziona”.
“Facciamo un paragone con i cosiddetti piani neve: quando nevica e viene emesso un divieto per i mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate, vengono organizzati presidi ai caselli, con le forze dell’ordine coordinate dalle prefetture che impediscono fisicamente l’accesso in autostrada ai veicoli non autorizzati. Per il vento, invece, tutto è lasciato alla coscienza di chi guida e ai soli controlli della polizia stradale pero’ con una pattuglia ogni 50 km in autostrada, e questo non va assolutamente bene”, prosegue.
“A Genova Voltri, quando i varchi del porto vengono chiusi a causa del vento, si generano ingorghi enormi che si riflettono anche sugli svincoli autostradali, paralizzando la viabilità. Le criticità legate al vento sono diverse, per questo serve un piano di emergenza dedicato, sul modello del piano neve, con rigorosi controlli ai caselli e un maggiore coordinamento tra gli enti competenti”, conclude Ciangherotti.