A Tursi nasce “Progetto al centro”, la mossa anche in vista delle comunali a Genova
- Postato il 16 gennaio 2025
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- Di Genova24
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Genova. In molti avevano vaticinato come in consiglio comunale a Genova le sorprese non sarebbero finite con il passaggio di Umberto Lo Grasso dalla Lista Toti al gruppo Misto. Ed è proprio dal Misto che oggi i tre ex esponenti della maggioranza Arianna Viscogliosi, Stefano Costa e Paolo Gozzi se ne vanno per dare vita a un nuovo gruppo autonomo: “Progetto al centro”.
L’annuncio a metà di un mese di gennaio stracolmo di novità, più o meno attese, per palazzo Tursi e proprio nei giorni in cui il vicesindaco reggente (e candidato sindaco in pectore per il centrodestra) Pietro Piciocchi è a migliaia di chilometri di distanza, in missione in Vietnam con Autorità portuale e Spediporto.
Il nuovo gruppo consiliare – di cui non farà parte la capogruppo del Misto Cristina Lodi – nasce per la volontà di Viscogliosi (Italia Viva), Costa (ex Forza Italia) e Gozzi (ex Vince Genova) di unirsi attorno a una “visione politica moderata e radicata nei valori cattolico-democratici, liberali e riformisti”. Troppo eterogeneo il Misto, definito “calderone impersonale”, spiegano i promotori di Progetto al Centro, per portare avanti quella visione in maniera ordinata ed efficace.
Ma che la nuova formazione politica vada oltre i lavori a Tursi e si inserisca a pieno titolo nella partita in vista delle elezioni comunali 2025 a Genova lo si evince anche da un passaggio della nota con cui il progetto è stato presentato, in cui si parla di una “complessa e delicata fase storica che Genova sta affrontando, segnata dalla chiusura di un ciclo politico e amministrativo e dalla contestuale necessità di aprirne uno nuovo, che sia in grado di affrontare con serietà ed equilibrio i temi irrisolti che questi ultimi anni ci lasciano in eredità”.
La collocazione di “Progetto al centro” sarà all’interno della minoranza, dell’opposizione – anche se non ci saranno briglie per le votazioni, a seconda dei documenti e delle proposte che passeranno in aula – ma soprattutto chiaramente al centro del centrosinistra. L’obiettivo è anche quello di portare al tavolo della discussione sul programma e sul candidato sindaco del centrosinistra determinate istanze come quelle su sicurezza e infrastrutture ma anche fare pressione affinché non si ripetano gli errori e le lungaggini che hanno caratterizzato, in occasione delle ultime regionali, i processi decisionali interni alla coalizione.
Non è escluso che i tre consiglieri comunali potranno chiedere, nei prossimi giorni, di essere “auditi” dal Pd nelle consultazioni bilaterali che stanno andando avanti dall’inizio della settimana.
C’è chi pensa che Progetto al centro potrebbe essere anche il germoglio di una possibile lista moderata e riformista a sostegno dell’eventuale candidatura a sindaco ma anche la componente centrista di un più ampio listone del candidato. Tutto sarà da vedere e dipenderà anche da chi sarà la figura chiamata a guidare la corsa per il Comune di Genova.
Non rientra al momento del nuovo progetto Cristina Lodi, che resta capogruppo del Misto, e lo ha fatto sapere con una nota proprio nel giorno in cui il leader del suo partito, Carlo Calenda, è atteso a Genova per un incontro pubblico.
“Abbiamo ricevuto la proposta di costituire un nuovo gruppo consiliare da tre consiglieri appartenenti fino a poche settimane fa alla maggioranza di destra, ora in transito nel gruppo misto – scrive la segreteria di Azione – dal momento che mancano pochi mesi alle amministrative e non c’è il tempo congruo per verificare la comunanza di posizioni da tenere in aula consigliare, che fino all’approvazione di bilancio a fine dicembre sono state molto diverse dalle loro, Azione Genova ha deciso coerentemente di mantenere i propri percorsi autonomi e lineari, sempre espressi, fino alla chiusura del ciclo”.
Ma c’è una precisazione: “Questa decisione non riguarda la posizione che Azione avrà nelle prossime amministrative rispetto alla quale sono stati avviati percorsi di verifica e di confronto sulla visione di città con molte forze politiche e diversi movimenti civici né impedirà forme di collaborazione con i tre colleghi che hanno evidentemente scelto di mettere in discussione le proprie posizioni rispetto all’amministrazione attuale”, conclude la nota di Azione.