A Tirana la destra in piazza contro la chiusura di TikTok, già nel mirino per le presidenziali in Romania
- Postato il 16 marzo 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il ruolo di TikTok nelle campagne elettorali in Europa era già emerso in maniera tanto preponderante quanto controversa in Romania con il caso del candidato della destra Calin Georgescu, escluso dalla corsa alle presidenziali – di cui aveva vinto il primo turno – a causa di presunte infiltrazioni russe avvenute proprio tramite la app. E ora il social torna ad essere difeso dai sovranisti, ma questa volta in Albania, dove centinaia di manifestanti convocati dall’opposizione di centrodestra si sono riuniti nella serata del 15 marzo a Tirana per protestare contro il bando di annunciato dal primo ministro albanese Edi Rama, che vedono come una censura a poche settimane dalle elezioni legislative. All’origine del divieto scattato il 13 marzo, l’aumento di episodi di violenza giovanile legati all’uso del social, culminato con l’uccisione nella capitale di un 14enne a seguito di uno scontro nato proprio online. L’omicidio ha scatenato un dibattito sull’impatto della piattaforma sui giovani e i funzionari hanno condannato TikTok per il suo presunto ruolo nella promozione della violenza, comprese le risse nelle scuole. E ora il divieto, inevitabilmente, impatta anche la politica.
All’inizio di questa settimana, le autorità albanesi hanno ordinato ai provider Internet di bloccare gli indirizzi Ip e i server Dns rilevanti collegati all’app, implementando un divieto ordinato dal primo ministro Edi Rama a dicembre. Tuttavia, era ancora possibile accedere alla piattaforma fino a questo pomeriggio, secondo i giornalisti dell’Afp. Secondo il leader dell’opposizione, Sali Berisha, il divieto minerà la loro capacità di fare campagna online prima delle elezioni parlamentari di maggio. TikTok ha un seguito enorme tra i giovani, attratti dai video ultra-brevi, con più di un miliardo di utenti attivi in tutto il mondo. Ma la piattaforma di proprietà cinese è stata regolarmente colpita da polemiche.
L’app ha infatti affrontato accuse di spionaggio negli Usa ed è sotto inchiesta da parte dell’Ue per le affermazioni che è stata utilizzata per influenzare le elezioni presidenziali in Romania. Da ricordare che contro la decisione della Corte di Bucarest su Georgescu si era scagliata la Lega di Matteo Salvini, secondo cui “annullare il voto democratico” perché non gradito a Soros e alla Ue, era “un precedente allarmante e molto pericoloso”. Ma ora anche Tirana, governo amico di Giorgia Meloni e con cui la premier ha stipulato l’accordo per il Centro di permanenza per il rimpatrio di Gjadër, ha deciso di agire contro TikTok.
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