A Roma aprono le due stazioni-museo della metro C: Porta Metronia e Colosseo

  • Postato il 16 dicembre 2025
  • Di Il Foglio
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A Roma aprono le due stazioni-museo della metro C: Porta Metronia e Colosseo

Oggi entrano ufficialmente in funzione le nuove stazioni Porta Metronia e Colosseo della linea C della metropolitana di Roma. La stazione Colosseo diventa il nuovo capolinea e il punto di interscambio con la metro B. In mattinata il sopralluogo del sindaco Roberto Gualtieri, accompagnato dai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e della Cultura Alessandro Giuli. Nel pomeriggio, dalle 16, le prime corse con i passeggeri. 

Si tratta delle prime nuove fermate inaugurate nella Capitale dal 2018, un passaggio significativo per la mobilità cittadina. Le due fermate sono "stazioni museo”, con percorsi espositivi che valorizzano i reperti archeologici emersi durante gli scavi. In particolare, a Porta Metronia sono visibili i resti delle antiche caserme romane del II secolo dopo Cristo, con la Domus del Comandante mosaicata e l’abitazione di un centurione, ricostruite nella loro collocazione originaria.

 

La stazione Colosseo - Fori Imperiali

La stazione Colosseo - Fori Imperiali si sviluppa su quattro livelli interrati e rappresenta uno dei nodi più significativi dell’intera linea C. L'infrastruttura ha delle caratteristiche che la rendono unica al mondo: si sviluppa al di sotto della storica Via dei Fori Imperiali, nell'area fra il Colosseo e la Basilica di Massenzio. La larghezza della pianta varia dai 30 ai 50 metri e ha una lunghezza complessiva di 240 metri. La profondità degli scavi tocca i 32 metri dal piano stradale e ha un atrio che ricorda un museo.

 

 

Durante la realizzazione delle nuove stazioni si è prestata la massima attenzione alla salvaguardia dei monumenti storici che circondavano il cantiere. Si è controllato il loro “stato di salute” e si è intervenuto per prevenire eventuali sollecitazioni dovute alle attività di scavo e di realizzazione della stazione.

 

La realizzazione della stazione e della sua interconnessione con la linea B, considerato il contesto storico e urbanistico, ha richiesto l’impiego di soluzioni ingegneristiche all’avanguardia. Un sistema di diaframmi in cemento armato, spessi oltre un metro e profondi fino a 48 metri, ha racchiuso lo scavo della stazione come fosse una grande “scatola” protettiva, mentre migliaia di sensori e strumenti di monitoraggio hanno vigilato in tempo reale su ogni vibrazione.

   

La stazione Porta Metronia

Si trova a piazzale Ipponio, in corrispondenza dell’incrocio tra via Farsalo e via dei Laterani, lungo le Mura Aureliane. Il corpo della stazione si sviluppa su una pianta rettangolare di 118 m di lunghezza e 28 m di larghezza, articolata su 5 livelli interrati, fino a una profondità massima di 30 m sotto il piano stradale. La stazione ha tre accessi: in via dei Laterani, su via Farsalo e su viale Ipponio.

 

La collaborazione fra ingegneria e archeologia ha trasformato le sfide del contesto in soluzioni di eccellenza, che rappresentano oggi una best practice a livello internazionale. Si è potuto così scavare e costruire in profondità salvaguardando il patrimonio che la città conserva, nel sottosuolo come in superficie.

  

Le maggiori criticità, si sono presentate dal punto di vista archeologico e geologico del sottosuolo. Per gestire tali problemi, si è ricorso a una tecnica di intervento sviluppata appositamente per le stazioni del centro storico di Roma: il "top-down archeologico". Questa metodologia consiste nel realizzare solai intermedi, progressivamente, durante l’avanzare dello scavo archeologico dall’alto verso il basso. Queste strutture servono a contenere le spinte del terreno sui diaframmi perimetrali - vale a dire le “mura esterne” della stazione - e al tempo stesso consentono di condurre le indagini archeologiche mentre si procede con la costruzione.

 

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Autore
Il Foglio

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