A Parigi anche un contro-vertice 'filosofico' sui rischi dell'IA

  • Postato il 10 febbraio 2025
  • Di Agi.it
  • 2 Visualizzazioni
A Parigi anche un contro-vertice 'filosofico' sui rischi dell'IA

AGI - "I sistemi si faranno carico di ciò che fa parte delle nostre facoltà più fondamentali, con il rischio di ritrovarci con un'umanità assente da se stessa": di fronte a quella che lui chiama una "svolta di civiltà", il filosofo Eric Sadin lancia a Parigi un contro-vertice sull'intelligenza artificiale. L'obiettivo è "vedere il dietro le quinte" del vertice mondiale "per l'azione sull'intelligenza artificiale" che si terrà oggi e martedì nella capitale francese, ha detto Sadin all'AFP. Questo contro-vertice, co-organizzato da Eric Barbier, giornalista dell'Est Republicain e referente per l'intelligenza artificiale generativa presso l'Unione nazionale dei giornalisti, si terrà nel pomeriggio di oggi, 10 febbraio, al Theatre de la Concorde.

 

Una ventina di relatori, insegnanti, giornalisti, traduttori, doppiatori, attori, creatori di film d'animazione e sindacati di diversi settori, "testimonieranno le implicazioni dell'intelligenza artificiale già all'opera nella loro vita quotidiana", annuncia Eric Sadin. Tra questi, alla presenza annunciata del sindaco di Parigi Anne Hidalgo, anche l'attore Vincent Elbaz. Negli ultimi 15 anni, Sadin ha pubblicato una decina di libri sulle nuove tecnologie e sull'intelligenza artificiale. Le sue rubriche vengono regolarmente pubblicate sulla stampa francese e internazionale. Istruzione, cultura, trasporti: l'intelligenza artificiale "offre una tale facilitazione dell'esistenza in cui tutti si buttano a capofitto, nella totale negazione delle conseguenze sociali e di civiltà. Un utilitarismo frenetico che non è altro che la rinuncia a noi stessi", si rammarica.

 

Voluto dal Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, il vertice mondiale sull'intelligenza artificiale si terrà al Grand Palais - a poche centinaia di metri dal "contro-vertice" - alla presenza di un centinaio di Paesi e di più di mille attori del settore privato e della società civile, tra cui alcuni premi Nobel. "Una grande messa di propaganda organizzata con milioni di euro di denaro pubblico che aumenterà soprattutto le capitalizzazioni di borsa dei grandi gruppi e delle aziende presenti, raccontando la meravigliosa storia di un futuro più luminoso. Senza tenere conto dell'essenziale: la crescente automazione degli affari umani che sta già creando scompiglio quotidianamente", ribatte Sadin.

 

Come ChatGPT, lanciato nel novembre 2022, l'intelligenza artificiale generativa, che produce contenuti, non è più solo uno strumento al servizio dell'uomo, "si serve di sistemi che saccheggiano e ingoiano fondi culturali per sostituire il genio umano", sostiene, mettendo in guardia contro questo "cavallo di Troia della rinuncia all'uso delle nostre facoltà più fondamentali". Sadin prevede "l'espropriazione del linguaggio, vettore primario della nostra libertà", che diventerà "standardizzato e necrotico, in un mondo in cui ciò che è inventivo scomparira'".

 

Eric Barbier, per il quale "è urgente rompere con l'entusiasmo beato che circonda l'intelligenza artificiale generativa, diventata un agente di sostituzione dei dipendenti", cita come esempio L'Est Républicain. Il quotidiano regionale, che fa parte del gruppo editoriale Ebra, sta testando da oltre un anno l'uso di ChatGPT per correggere e formattare i testi dei corrispondenti della stampa locale. Di fronte alle preoccupazioni sollevate internamente, il gruppo ha stilato una carta per disciplinare l'uso dell'intelligenza artificiale. "I responsabili della stampa ostentano la loro carta etica, assicurando che ci siano delle garanzie, ma allo stesso tempo la usano come strumento di produttività, per automatizzare i compiti e ridurre il personale", denuncia Barbier.

 

"Il mio ruolo, come giornalista, non è quello di rendere più affidabili i modelli di intelligenza artificiale generativa, poiché anch'essi commettono errori, ma di fornire ai nostri lettori contenuti editoriali verificati e basati sulle fonti", sostiene il signor Barbier. Questa tecnologia "mette in discussione il pluralismo della stampa e, per analogia, la diversità del pensiero umano", conclude. 

Continua a leggere...

Autore
Agi.it

Potrebbero anche piacerti