A Palazzo Ducale la prima mostra italiana dedicata a Berthe Morisot, pioniera dell’Impressionismo

  • Postato il 10 ottobre 2024
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berthe morisot

Genova. Debutta a Palazzo Ducale la mostra “Impression, Morisot”, la prima grande mostra in Italia dedicata a Berthe Morisot (1841 – 1895), unica pittrice a esporre nello studio del fotografo Felix Nadar il 15 aprile 1874, data che ha segnato la nascita dell’Impressionismo.

La mostra apre al pubblico il 12 ottobre e resterà visitabile sino al 23 febbraio 2025. Organizzata in collaborazione con il Museo di Belle Arti Jules Chéret di Nizza e con prestiti inediti degli eredi di Berthe Morisot, è un progetto di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura con Electa, anche editore del catalogo, sostenuta dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova, ed
è curata da Marianne Mathieu, tra le più rinomate esperte dell’opera di Berthe Morisot e studiosa della storia dell’Impressionismo.

L’esposizione rientra nel calendario delle celebrazioni ufficiali del 150° anniversario dell’Impressionismo, inclusa nella stagione commemorativa avviata dal Museo d’Orsay di Parigi, ed è patrocinata dall’Ambasciata di Francia. Data cardine il 15 aprile 1874: è in questa giornata che, rifiutati dal Salon ufficiale che riuniva artisti legati all’Académie des Beaux-Arts della capitale francese, un gruppo di giovani pittori si riunisce nello studio del fotografo Felix Nadar. Tra i giovani dissidenti ad esporre le loro opere Edgar Degas, Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Camille Pissarro, Alfred Sisley, Claude Monet. E una sola pittrice: Berthe Morisot.

La mostra si tiene a Palazzo Ducale non a caso: tra gli intenti del progetto espositivo c’è anche quello di illustrare l’influenza che i due soggiorni in Riviera di Berthe Morisot, negli inverni 1881-1882 e 1888 -1889, hanno avuto sull’evoluzione della sua pittura e le reinterpretazioni dell’architettura locale nella sua residenza parigina.

I colori chiari, le pennellate sempre più libere hanno subito una forte spinta da questa esperienza. In mostra, di questo periodo, c’è anche ‘Barca illuminata‘, (1889), l’unico notturno mai dipinto dall’artista. Sulla costa mediterranea, inoltre, Morisot si dedica alla rappresentazione della vegetazione locale e gli aranci diventano uno dei soggetti privilegiati, come si vede con
Sotto l’arancio‘ (1889) e, al limite dell’astratto, ‘Rami d’arancio’ dello stesso anno.

Più di 80 opere, tra dipinti, acqueforti, acquerelli, pastelli, cui si aggiungono documenti fotografici e d’archivio, molti dei quali inediti, consentono di ripercorrere la vita dell’artista, che ha scelto e perseguito la professione di pittrice, condivisa non solo con i più grandi artisti dell’epoca, e in particolare Renoir, Monet, Manet, Degas che frequentavano abitualmente il suo salotto del giovedì sera, ma anche con figure di intellettuali quali Stéphane Mallarmé ed Emile Zola.

Il percorso di visita nelle sale dell’Appartamento del Doge ha uno svolgimento cronologico che segue l’evoluzione della pittura di Morisot: “Nell’arco di 11 sale si può ricostruire la carriera della prima donna impressionista francese – spiega Marianne Mathieu, curatrice della mostra – ma Berthe Morisot non è solo una pittrice donna, è una pittrice molto audace e la sua è una pittura radicale. Nelle sale possiamo vedere una pittura che all’inizio è tradizionale, con colori più scuri e che man mano si schiarisce fino a far considerare il non finito come finito”.

Autore
Genova24

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